SBK | Test Portimao: primo confronto Ducati-Yamaha
Sull'autodromo do Algarve di Portimao primo shakedown della stagione 2016 del Mondiale Superbike. Presenti in pista le squadre ufficiali Ducati e Yamaha, oltre allo Junior Team Aruba Ducati per la Superstock e due team del British Superbike Championship, BeWiser Ducati e Lloyds British MotoRapido Ducati.
Gentlemen, start your engines. Con i primi test svoltisi sul fantastico tracciato di Portimao, è partita ufficialmente la stagione 2016 del Mondiale Superbike. Primo confronto diretto in pista tra la rientrante Yamaha e Ducati, le uniche squadre presenti sul tracciato dell’Algarve. Assente BMW che, dopo la presentazione avvenuta tra le mura amiche, ha preferito rimanere a Vallelunga a provare, per unirsi agli altri solamente ai test ufficiali di Phillip Island del 22-23 febbraio. Kawasaki ed Honda si aggregheranno a Ducati e Yamaha nei test di Jerez in programma martedì e mercoledì di settimana prossima.
La prima giornata è stata caratterizzata dalla pista umida che costretto i piloti a sfruttare solo il pomeriggio per cominciare a lavorare sulle moto. Primi shakedown ufficiali della stagione 2016 e già primo confronto in pista nel pomeriggio per Yamaha, che ha portato 2 R1 in livrea test affidate a Sylvain Guintoli ed Alex Lowes, mentre a Borgo Panigale le 1199 del team ufficiale Aruba sono state ben quattro, due a testa per Giugliano e Davies. Tempi ufficiosi hanno parlato di un 1’44”9 per Guintoli e 1'44’"7 per Lowes, tempi di tutto rispetto per una moto “nuova” e presentata ufficialmente appena lunedì. Tanto lavoro anche in casa Ducati, con focus principale sull’elettronica e la messa a punto delle nuove forcelle Ohlins. Squadra di Chaz Davies praticamente invariata, con il fido capotecnico Alberto Colombo detto “il Moro”, mentre quella di Giugliano ha presentato delle novità importanti: Aligi Deganello nuovo capo tecnico del pilota romano e Paolo Biasio, ex elettronico di Biaggi, nuovo tecnico elettronico di Davide da questa stagione. Nuovo metodo di lavoro, dunque, per il 26enne romano, che sta ritrovando la forma migliore dopo i due paurosi incidenti di Phillip Island nei test ufficiali e Laguna Seca dello scorso luglio. Non è mancata anche una bandiera rossa nella sessione pomeridiana, per un problema alla Yamaha di Alex Lowes, di natura sicuramente elettronica. Il pilota era fermo a fine corsia box a moto spenta dopo essere appena uscito dal box.
La seconda giornata è stata caratterizzata da un bel sole e pista praticamente asciutta. Piloti in pista già dalle 10 del mattino per sfruttare appieno la bella giornata e il sole alto sul tracciato portoghese. Tanti i giri completati sia per Ducati che per Yamaha e lavoro ancora di messa a punto delle moto. In particolar modo sulla Yamaha di Lowes si è lavorato anche sulla posizione in sella del pilota inglese, con i suoi meccanici che andavano a mettere degli spessori sul codino per aiutarlo a trovare la giusta posizione. Secondo i tempi ufficiosi della sessione del mattino è stato siglato un 44’’1 per Lowes contro un 43”8 di Sylvain Guintoli, il quale sembra a suo agio sulla nuova moto dopo una stagione tribolata in Honda. Anche Lowes sembra trovarsi benissimo con la Yamaha, migliore in tutto e per tutto rispetto alla Suzuki che guidava lo scorso anno. Tanto lavoro di messa a punto della moto per quanto riguarda Ducati sia dalla parte di Giugliano che da quella di Chaz Davies. Anche in questa giornata non sono mancati i semafori rossi durante la sessione pomeridiana: prima Giugliano a un'ora dalla fine del turno per olio in pista in curva 1 e poi Davies, probabilmente scivolato a ridosso della fine della sessione. Per il team Aruba complessivamente 196 giri nelle due giornate (119 per Davies e 77 per Giugliano) e tempi finali di 1’42”7 per Davies e 1’43”6 per Giugliano, che ha lamentato qualche problema di assetto sulla sua Panigale numero 34.
Ma ecco qualche considerazione dai piloti Ducati a fine turno. Chaz Davies: “Durante il primo giorno ci siamo concentrati sulle novità di elettronica, considerato anche che la pista era umida e di fatto abbiamo avuto mezza giornata a disposizione. Ho riscontrato dei vantaggi rispetto al 2015, anche se restano alcuni aggiustamenti da fare. Inoltre, abbiamo trovato la conferma che stiamo procedendo nella giusta direzione per quanto riguarda le nuove forcelle. Oggi abbiamo chiuso il turno con una simulazione di gara, dalla quale abbiamo imparato molto. In generale, abbiamo lavorato con metodo per valutare nel dettaglio le novità tecniche senza fretta. Sono soddisfatto e pronto a continuare il lavoro a Jerez”
Davide Giugliano: “Abbiamo provato diverse novità in questi primi due giorni, concentrandoci sulla messa a punto. Fisicamente mi sento a posto, sto recuperando la forma. Inoltre, stiamo lavorando bene con la nuova squadra, con un metodo diverso da quello a cui ero abituato e che sicuramente pagherà i suoi dividendi. Stiamo definendo il pacchetto tecnico definitivo, facendo passi nella giusta direzione. Faremo ulteriori verifiche a Jerez per poi tirare le somme in Australia”
Ducati e Yamaha si troveranno di nuovo faccia a faccia in quel di Jerez de la Frontera già settimana prossima, quando ci sarà il primo vero confronto anche con Honda e Kawasaki.
Da Portimao (Portogallo) - Marco Pezzoni
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