MotoGP | Il pagellone 2022, KTM: stagione a due volti per gli austriaci
Continua il nostro approfondimento con le pagelle della MotoGP 2022, è il turno di KTM che con due vittorie e cinque podi si è presa il secondo posto nella classifica team ed il quarto tra i costruttori. Un 2022 difficile da classificare per la casa austriaca che ha centrato due successi sotto i diluvi del sud est asiatico grazie a Miguel Oliveira, con Brad Binder al quale è mancato l'assolo ma che si è dimostrato più costante nel corso della stagione. Da dimenticare l'annata del Team Tech3 che con i rookie Raul Fernandez e Remy Gardner ha marciato nelle retrovie.
RED BULL KTM FACTORY RACING, VOTO 8
L'arrivo di Francesco Guidotti ha pagato subito i suoi dividendi, secondo posto nella classifica riservata ai team alle spalle solo del Ducati Lenovo Team. La squadra ufficiale KTM è passata dal sesto posto con 245 punti del 2021 ai 337 del 2022 grazie a cinque podi e due vittorie. Una grandissimo miglioramento dovuto soprattutto alla costanza di Brad Binder, sesto a fine campionato, ed agli exploit di Miguel Oliveira, sue le due vittorie "orange". KTM ha portato avanti il lavoro di sviluppo sulla RC16 durante tutto l'anno mantenendo però salda la propria identità.
Ultimo V4 "stretto" in MotoGP, contro i V4 a 90° di Ducati, Aprilia ed Honda, si è dimostrato un punto di riferimento velocistico. Il telaio a traliccio in tubi d'acciaio e le sospensioni WP sono stati un arma nei finali di gara dove soprattutto Brad Binder ha costruito i suoi risultati. Con l'arrivo di Jack Miller nel 2023 così come di tecnici di altissimo livello come Alberto Giribuola e Cristhian Pupulin, strappati a Ducati, KTM potrà cercare di fare il definitivo salto di qualità.
BRAD BINDER, VOTO 7,5
Sono 37 i punti in più per il sudafricano nel 2022 rispetto alla passata stagione. Nonostante quest'anno non abbia centrato nemmeno una vittoria (lo scorso anno vinse la rocambolesca gara del RedBull Ring con le slick sotto il diluvio nel finale di gara, ndr), Binder è stato molto più costante. Su venti gare, infatti, solo in tre occasioni il sudafricano della KTM ha chiuso fuori dalla top10. Ed in tredici occasioni ha chiuso tra i migliori otto piloti in pista permettendogli così chi finire la stagione al sesto posto con 188 punti. Una stagione a cui è mancato solo l'acuto e terminata con tre secondi posti a Losail, Motegi e Valencia.
MIGUEL OLIVEIRA, VOTO 7
Due vittorie che sono però lampi in una stagione con alti e, tanti, bassi. Si fosse corso solo nel sud est asiatico Miguel Oliveira probabilmente sarebbe diventato campione del mondo. Le sue due vittorie sono infatti arrivate nelle gare bagnate di Mandalika e Buriram. Un copione simile con i tipici temporali di quella parte del mondo ad allagare la pista ed il portoghese a vincere in solitaria. A quei due successi però si aggiungono solo altri tre quinti posti come miglior risultato stagionale a Portimao, suo GP di casa, Motegi e nel round finale di Valencia. Probabilmente sui suoi risultati ha inciso, soprattutto nella seconda metà di campionato, la questione contratto. Con KTM è stato un vero e proprio braccio di ferro sull'ingaggio che alla fine lo ha portato a lasciare la casa con la quale ha conquistato diciassette vittorie tra Moto3, Moto2 e MotoGP.
TECH3 KTM FACTORY RACING, VOTO: 3
In evidente stato confusionario, la squadra di Hervé Poncharal era chiamata al riscatto dopo un 2021 che aveva visto Danilo Petrucci e Iker Lecuona faticare sulle sue RC16. Il 2022, se possibile, è stato invece addirittura peggiore del 2021. Ultimo posto nella classifica team con soli 27 punti e dodici piazzamenti a punti tra Remy Gardner e Raul Fernandez. Il team Tech3 ha messo alla porta entrambi i suoi piloti già a metà stagione con Raul Fernandez che ha trovato casa nel neonato team RNF Aprilia mentre Remy Gardner ha perso la MotoGP dovendosi accasare nel WorldSBK con la Yamaha del team GRT. Insomma una disfatta su tutta la linea per Hervé Poncharal. Il manager francese forse dovrebbe iniziare a pensare di più al suo team e meno al ruolo di Presidente IRTA, altro incarico in cui in questo 2022 è stato fortemente criticato.
RAUL FERNANDEZ, VOTO 4
Il rookie spagnolo si è trovato in MotoGP sotto forzatura di KTM. Un debutto complicato da una RC16 che sulla carta sarebbe dovuta essere identica alle ufficiali ma che mai si è rivelata all'altezza. Per Fernandez 14 punti raccolti nella seconda metà di campionato grazie a sei piazzamenti a punti. Un percorso in MotoGP che si è complicato per il talento spagnolo in grado di lottare per il titolo Moto2 da rookie. Purtroppo nonostante queste attenuanti non è possibile dare al classe 2000 un voto più alto.
REMY GARDNER, VOTO 4
Stesso voto del compagno di squadra per il campione del mondo Moto2 2021. Arrivato in MotoGP da campione lui stesso si sarebbe aspettato un esordio decisamente diverso. Purtroppo l'australiano è stato in fretta messo da parte da KTM che già durante il mese di agosto aveva deciso di fare a meno di lui per il 2023. Un taglio che indubbiamente ha inciso sulle prestazioni del finale di stagione di Gardner che era riuscito a centrare la zona punti già alla prima gara. Emblematico della stagione il suo ultimo colloquio al box terminata la gara di Valencia rivolgendosi ai propri tecnici: "Per fortuna non dovrò più guidare questa moto".
Mathias Cantarini