IndyCar | Grand Prix of Alabama: riscossa per McLaughlin e Penske
Prima vittoria stagionale in IndyCar per Scott McLaughlin, che rilancia Penske dopo la settimana complicata appena vissuta.
Una domenica perfetta quella di Barber per Scott McLaughlin. Il neozelandese ha riportato il sorriso all’interno del Team Penske, che ha vissuto una settimana molto dura a causa della questione Push to Pass e delle squalifiche relative al GP di St. Pete. Si è trattato di una doppietta per la squadra del Capitano, con Will Power secondo, mentre Linus Lundqvist ha chiuso secondo, portandosi a casa il primo podio della carriera. Bene anche Luca Ghiotto, al debutto in IndyCar e 21° al traguardo, con una gara pulita e con una sola sbavatura a metà corsa.
Strategia perfetta in una gara da decifrare
Come sempre accade, il Barber Motorsport Park ha regalato a tutti gli appassionati della IndyCar un grande spettacolo. Il GP dell’Alabama è stato caratterizzato dai tanti contatti, fuoripista e da quattro neutralizzazioni con Pace Car che hanno messo a dura prova soprattutto i muretti e gli strateghi dei vari team. Ad avere la meglio sono stati gli uomini Penske, con una strategia molto aggressiva basata sulle tre soste che hanno permesso a McLaughlin e Power di poter spingere senza preoccuparsi troppo di risparmiare sul carburante.
Il neozelandese è scattato bene dalla pole, per poi controllare senza particolari problemi fino alle soste. Il flusso dei pit stop deciso dal muretto gli ha poi permesso, al 75° passaggio di 90, di rientrare davanti a Palou e a tutti i piloti che avevano impostato una strategia sulle due soste. Uniche palpitazioni per lui date dall’ultima caution, cinque giri dalla fine, a causa del testacoda di Colby Rasmussen. Ma a Barber, come la passata stagione, McLaughlin è sembrato essere assolutamente senza rivali.
Abbiamo continuato a spingere dopo quello che è successo. Sono molto orgoglioso del team, abbiamo avuto un passo molto veloce. Una grande vittoria, abbiamo avuto la capacità di gestire bene per tutta la durata della gara.
Molto bene anche, va detto, Will Power. L’australiano ha cercato di tenere il ritmo del team mate, per poi doversi accontentare di tenere la seconda posizione; un risultato comunque ideale, che lo riporta tra i primi in classifica. Negli ultimi due giri, non ha provato più di tanto un attacco che avrebbe potuto avere un esito catastrofico, e che gli avrebbe tolto il 100° podio in carriera.
Lundqvist la spunta per il podio su Rosenqvist e Palou
Alle spalle dei due imprendibili di Penske, a salire sul podio è stato Linus Lundqvist. Lo svedese di Ganassi ha in pratica copiato i ragazzi davanti a lui, mettendo a segno anche belle manovre. Dietro di lui, aiutato dalla caution finale, Felix Rosenqvist ha avuto la meglio su un Alex Palou intento più che altro a gestire il carburante, avendo scelto di fermarsi molto in anticipo sui rivali, durante la seconda interruzione.
Da segnalare la domenica difficile di Pato O’Ward, fuori già dopo i primi passaggi, oltre che del leader della classifica Dixon e di Josef Newgarden, mai perfettamente a suo agio su questo tracciato. Bene Luca Ghiotto, 21° alla bandiera a scacchi dopo una grande gara di esordio.
Qui tutti i risultati finali. La classifica IndyCar, ad oggi, vede Colton Herta (oggi ottavo) davanti a tutti, con un solo punto di vantaggio su Will Power. Appuntamento tra due settimane sullo stradale di Indianapolis, che aprirà ufficialmente il Month of May, quello della Indy 500.
Nicola Saglia