Dalla sua nascita nel 1988, il Mondiale Superbike ha offerto gare spettacolari e momenti che rimarranno per sempre nella storia del Mondiale delle derivate di serie. Ecco dunque i cinque sorpassi più iconici del Mondiale Superbike.

La lista di sorpassi indimenticabili del Mondiale Superbike è lunga ed è impossibile prenderli in considerazione tutti, perciò abbiamo selezionato i cinque più belli della storia del Mondiale SBK... Sarete d’accordo con la nostra classifica?

5) EUGENE LAVERTY SU MARCO MELANDRI – JEREZ 2013

Stagione 2013. Eugene Laverty e Tom Sykes si giocano il Mondiale fino all’ultimo round di Jerez de la Frontera. Due gare tiratissime nelle quali Sykes arriva dietro a Laverty, ma si laurea campione del mondo nonostante il numero pari di vittorie con l’irlandese. Il fatto in questione è il sorpasso rifilato dall’alfiere Aprilia Eugene Laverty a Marco Melandri, in sella alla BMW del team GoldBet Motorrad Italia. Siamo alle battute finali di gara-1, Melandri è in testa seguito da Laverty, la curva è l’ultima, quella dedicata a Jorge Lorenzo. Laverty con una staccata ritardatissima circumnaviga Melandri dall’esterno, portandosi in testa alla gara e andando poi a vincerla davanti allo stesso Melandri e Tom Sykes.

4) COLIN EDWARDS SU TROY BAYLISS – IMOLA 2002

Stagione 2002. I centomila di Imola a far da cornice all’atto finale della battaglia tra Troy Bayliss e Colin Edwards. Gara-2 è decisiva per l’assegnazione del titolo. Troy parte forte e si porta subito al comando, ma Edwards non ci sta e gli si incolla al gommone posteriore. Dopo un iniziale scambio di sorpassi e controsorpassi con Bayliss, che prova anche ad abbassare il ritmo per favorire il recupero di Ruben Xaus, Edwards rompe gli indugi portandosi in testa alla gara con un bel sorpasso di traverso all’ingresso della variante del Tamburello. Tutto così con scambi ancora di posizione fino all’ultimo giro quando Edwards risorpassa Bayliss alla Tosa, Troy prova la risposta alla Piratella, ma prende un'imbarcata e deve chiudere il gas lasciando libero Edwards di andare verso il suo secondo Mondiale.

3) CARL FOGARTY SU PIERFRANCESCO CHILI – ASSEN 1998

Montmelò del Mondiale MotoGP, ma undici anni prima. Fogarty e Chili, compagni di squadra in Ducati, insieme tutta la gara. Si girava ancora sul vecchio Assen, la versione lunga del tracciato olandese. Avanti uno, avanti l’altro, dietro uno, dietro l’altro, così per tutta la gara, con qualche contatto e sportellata tra i due (che non si sopportavano più di tanto), fino all’epilogo della gara: la staccata dell’ultima variante. I due arrivano appaiati con Fogarty più interno e Chili leggermente più interno, la traiettoria favorevole è quella di Fogarty, ma Chili non vuole mollare. Risultato? Chili a terra e Fogarty vincitore della gara. Quello che succede dopo è ancora più iconico del finale in pista... Chili in accappatoio, incavolato nero, a parlare con Fabrizio Calia (l’inviato per TMC), chiedendo l’estromissione dalla gara di Fogarty.

2) NORI HAGA SU COLIN EDWARDS – HOCKENHEIM 2000

Prendete il vecchio Hockenheim, Edwards e Bayliss con le bicilindriche 1000 contro le 4 cilindri 750 di Haga e Chili... il mix è di quelli esplosivi. La stagione 2000 vive tutta sul confronto tra Haga ed Edwards, con l’americano avvantaggiato dalla Honda 1000 bicilindrica contro la Yamaha R7 di Haga, pur evoluta nel motore. La vecchia pista di Hockenheim penalizza le 750 4 cilindri a vantaggio delle bicilindriche, ma Haga non lo sa e vola lo stesso con la sua R7. La gara è pazzesca, uno scambio di posizioni continuo, numeri da circo fino all’ultimo giro. Alla Agip Kurve entra per primo Edwards favorito dalla spinta del bicilindrico nei confronti di Haga. Ma è qui che arriva la magia. Nori compie un sorpasso incredibile all’interno della variante prima della penultima curva e va a prendersi una vittoria incredibile.

1) BAYLISS SU HAGA, EDWARDS, YANAGAWA E CHILI – MONZA 2000

Stagione 2000, la Ducati orfana dell’infortunato Fogarty si affida a Bayliss per risollevare le sorti del team interno, dopo aver provato senza successo con Luca Cadalora. In Giappone le cose non vanno molto bene per Troy, con un doppio ritiro non per causa sua, in Inghilterra Cadalora non convince e a Monza ritorna Bayliss su quella moto che poi non lascerà più. La prima staccata (nel 2000 la prima variante di Monza era ancora doppia) è il teatro di uno dei sorpassi più belli che si siano mai visti. Lungo rettilineo, sono in sei uno in scia all’altro: Yanagawa, Haga, Edwards, Chili, Bayliss e Corser. Prima della staccata si aprono a ventaglio con Edwards che sembra prendere il comando, ma è Bayliss con una staccata assurda dalla quinta alla prima posizione a prendere la testa della gara. Finirà due volte quarto, ma da quella gara è iniziato ufficialmente il mito di Troy Bayliss in Superbike.

Siete d’accordo con questa lista? Avete in mente sorpassi migliori di questi?

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Marco Pezzoni