Credits: Kawasaki
Credits: Kawasaki

In occasione del round di Cremona, abbiamo avuto il piacere di scambiare una chiacchierata con Axel Bassani, pilota ufficiale Kawasaki WorldSBK nonché una delle grandi speranze italiane nelle derivate di serie.

Una stagione in crescendo: “Ora credo di essere al 85% con la moto”

La prima stagione in Kawasaki non è stata di certo una passeggiata per Axel Bassani. Dopo tanti anni in Ducati con la formazione Motocorsa, il pilota veneto ha vissuto un crescendo di prestazioni che è culminato (per ora) con l'ottimo weekend di Magny-Cours.

Axel, a Magny-Cours sei stato finalmente in grado di lottare per il podio: come valuti la tua prestazione in Francia?

A Magny-Cours il passo era buono sia sull'asciutto che sul bagnato, ma siamo stati piuttosto sfortunati. In Gara 1 mi sono ritrovato in mezzo all'incidente di Jonathan Rea e Nicolò Bulega, poi abbiamo perso tempo ai box e sono caduto per recuperare. In Gara 2 siamo partiti bene ed ero in lotta per il podio, poi però ho dovuto scontare il Long Lap Penalty: chiaramente non avrei concluso la corsa sul podio, però tra il 6° ed il 7° posto credo fosse alla nostra portata. Per il livello che c'è ora nel WorldSBK e per le difficoltà avute nella prima metà di stagione, sarebbe stato come un podio.

Il test di Aragón sembra aver aiutato in quest'ottica: su cosa avete lavorato?

Abbiamo provato qualcosa sia per l'elettronica che per il reparto sospensioni: sembra esserci qualcosa di utile. Aragón, con l'asfalto nuovo, ha molto grip quindi è un tracciato a sé: a livello di feeling sulla moto mi sono sentito meglio. Fino a un paio di gare fa il feeling con la moto era al 50%: guidavo sempre sulle uova, non capivo dove fosse il limite. Le mie sensazioni sono migliorate nelle ultime gare, anche grazie al test di Aragón. Ora direi di essere al 80/85% di feeling con la Ninja.

In questo momento c'è un pilota che è al di sopra di tutti...

Mi dispiace veramente tanto per Toprak Razgatlıoğlu: sta facendo una grandissima stagione e, se non si fosse fatto male, avrebbe vinto anche tutte le gare a Magny-Cours. In questo momento non va forte, fa proprio un altro mestiere. Lui è un gran pilota, ma ha anche trovato una grande base con la moto. Chi pensa di essere al suo stesso livello al momento, si sbaglia.

Credits: Kawasaki

Il confronto con Alex Lowes: “Mi sento al suo livello”

Come ha fatto giustamente notare Axel Bassani, questa è la prima stagione che affronta con un compagno di squadra.

Che cosa ti manca rispetto al tuo compagno di box?

Rispetto a Alex [Lowes, ndr] fatico molto in uscita di curva: è strano, perché storicamente in quel fondamentale sono sempre stato un riferimento anche in Ducati. In un giro perdo anche 3 o 4 decimi solo in accelerazione. È questione di elettronica, di come vengono erogati i cavalli. Non riesco bene a sentire bene che cosa stia facendo la moto. Il lato del box di Lowes sta lavorando meglio, sono molto più veloci a trovare soluzioni. Lui conosce bene la moto e l'ha vista evolversi negli ultimi anni e ora può sfruttarla al massimo. Alex sta facendo una stagione meravigliosa, ma io mi sento al suo livello: negli ultimi anni ho dimostrato di poter fare anche meglio, quindi arrivare a giocarmela con lui non è impossibile.

Ogni anno i tuoi risultati migliori sono arrivati nella seconda parte di stagione: come te lo spieghi?

Ogni anno ho cambiato squadra, anche quando ero in Motocorsa. C'è bisogno di molto tempo per poter capire bene ogni membro del team. È come lavorare in un ufficio: con il passare del tempo, conoscendo i colleghi, il lavoro migliora. In questo senso, essere confermato con il progetto Bimota la prossima stagione mi dà sicurezza.

La nuova sfida a Cremona: “Divertente ma al limite per le Superbike”

Quest'anno il WorldSBK debutterà al Cremona Circuit, tracciato che finalmente riesce a trovare la propria dimensione a livello mondiale. La pista lombarda ha visto Axel Bassani comportarsi piuttosto bene nel corso dei test svolti in primavera.

Axel, avete già girato a Cremona: come valuti la pista?

Sicuramente aver già girato a Cremona ci aiuta: la Kawasaki non è una moto facile, quindi sapere già come si comporta mi rende più tranquillo. Il weekend però è sempre a sé. Cremona è un po' troppo corta: solitamente le piste sono oltre i quattro kilometri [Cremona 3768 metri, ndr]. Facendo tre gare, siamo obbligati a percorrere moltissimi giri e ci si sente come in una lavatrice. Con le Superbike, secondo me, è difficile superare: secondo me questa pista è al limite, anche se veramente divertente da guidare.

Il livello del WorldSBK: “Inutile il confronto con la MotoGP”

Negli ultimi anni il WorldSBK ha accolto sempre più talenti provenienti dal Motomondiale. Il livello del paddock delle derivate di serie, secondo Axel Bassani, è tutt'altro che basso.

Il WorldSBK viene spesso etichettato come un campionato “per vecchi”: cosa ne pensi?

Penso che vogliano far passare il WorldSBK come un campionato per vecchi: io non credo sia così, anzi. Il livello è altissimo: sono tanti i piloti arrivati da MotoGP e Moto2 che pensavano di poter vincere, ma non sempre è andata così. Ci sono piloti vecchi ed altri giovani, ma questo vale per tutti i campionati: Valentino Rossi ha corso fino a 42 anni, anche Aleix Espargaró non è più giovane. Il WorldSBK deve essere sempre denigrato perché viene visto come un campionato di Serie B, ma non è così: è semplicemente un campionato diverso. Il problema è che si tende a confrontare MotoGP e WorldSBK: per me non c'è alcun confronto da fare perché sono due campionati completamente diversi.

Da Cremona - Valentino Aggio

Leggi anche: WorldSBK | Cremona: le derivate di serie tornano in Lombardia