Interlagos, tra saudade e lunghi addii
Anche quest'anno il mondiale di Formula 1 si è concluso ad Interlagos. A titoli piloti e costruttori assegnati, il Gp del Brasile non ha risparmiato comunque le emozioni: la Mercedes e la Ferrari si sono giocate il secondo posto nella classifica costruttori sino all'ultimo giro, ma l'aspetto più importante è che a San Paolo si è chiusa una vera e propria era, ovvero quella dei motori 2.4 V8 aspirati, giunti all'ottavo anno di attività; essi verranno infatti sostituiti a partire dall'anno prossimo da propulsori 1.6 V6 dotati del turbo, elemento che contraddistingueva le monoposto degli anni '80. Una scelta questa contestata da molti tifosi, desiderosi di sentire rombi sempre più potenti, ma che comunque potrebbe aiutare le scuderie meno facoltose a contenere i costi di produzione. Oltre ai V8 però, anche due piloti sono giunti alla loro ultima apparizione nei panni idossati fino a questo momento: si tratta di Mark Webber e Felipe Massa. L'australiano ha chiuso con un podio la sua carriera nella massima Formula, lasciando il segno come meglio ha potuto, tra sfortune varie e doti come simpatia e disponibilità che lo contraddistinguono. Il brasiliano, invece, si è presentato per l'ultima volta davanti al suo pubblico nella veste di pilota Ferrari, finendo però il Gp al settimo posto dopo essere stato vittima di una discussa penalità inflittagli nel corso della gara. Per lui ora si prospetta una sfida del tutto nuova, a Grove, quando a partire dall'anno prossimo sarà l'alfiere di un'altra scuderia storica quale la Williams. Ma le novità non finiscono qui: il mercato piloti è ancora in pieno fermento ma già si parla del trasferimento in Indycar da parte di Paul Di Resta, oltre al già confermato addio di Maldonado alla Williams e di Perez alla McLaren, giusto per citare due tra le situazioni più "chiaccherate". Con tutti questi cambiamenti, quindi il 2014, sembra davvero promettere bene, anche se la riprova la avremo solo a Marzo, quando si spegneranno i semafori a Melbourne.
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