Le strade del Banco di Santander e della Formula 1 si sono incrociate circa 11 anni fa, quando l'allora Presidente Emilio Botin decise per l'ingresso nel Circus dapprima comparendo sulle livree delle McLaren e poi, dal 2010, sulle Rosse di Maranello, sfruttando la presenza del pilota asturiano Fernando Alonso. Un rapporto che è perdurato con il passare del tempo, ben oltre la dipartita (sportiva, ovviamente) del driver di Oviedo, figliol prodigo in McLaren nel 2015.

Ma gli ingenti esborsi economici degli ultimi anni, come l'acquisizione del Banco Popular de Espana, e una non florida situazione economica dell'Istituto stesso, hanno portato Ana Botin (succeduta al padre dopo la morte di quest'ultimo) a rivedere la strategia commerciale del Banco. Esso infatti dalla prossima stagione diventerà main sponsor della Uefa Champions League, come recita il comunicato emesso nella tarda mattinata di oggi, in cui è stato ufficializzato l'addio alla Formula 1: "Siamo molto grati alla Ferrari e alla Formula 1, hanno svolto un ruolo molto importante per Santander negli ultimi dieci anni. Alla fine di quest’anno, Santander concluderà la sua sponsorizzazione con la Scuderia Ferrari, che ha supportato nelle ultime otto stagioni. La banca concluderà inoltre i suoi accordi di sponsorizzazione con la F1, che hanno contribuito ad aumentare il riconoscimento del marchio Santander in tutto il mondo negli ultimi 11 anni".

Per la Ferrari resta ora da valutare in che maniera "coprire" il vuoto lasciato dall'addio del Banco di Santander che, stando alle solite indiscrezioni, potrebbe essere colmato dalla multinazionale del tabacco Philip Morris, già primo sponsor della Scuderia, disposta a rivedere le cifre di sponsorizzazione nei confronti di Maranello.

Con la stagione 2017 non ancora andata in archivio, per la Ferrari è già tempo di pensare al 2018 e non (almeno questa volta) esclusivamente per ragioni tecniche.

Vincenzo Buonpane

 

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