F1 | La scomparsa di Slim Borgudd, una vita tra musica e motori
Giunge dalla Svezia la triste notizia della scomparsa di Slim Borgudd, ex-pilota svedese con dieci Gran Premi all'attivo tra le stagioni 1980 e 1981 di Formula 1. Da tempo malato di Alzheimer, aveva alternato la sua passione per le corse con quella della musica, tanto da ricoprire il ruolo di batterista degli ABBA in occasioni di svariate session della celebre band svedese.
BORGUDD, IL "PILOTA BATTERISTA"
Il suo nome era ricomparso recentemente in seguito alla raccolta fondi avviata su una piattaforma online per poterlo sostenere: da tempo, infatti, Borgudd lottava contro la malattia ed era privo dei fondi necessari per il proprio sostentamento. Eppure, la sua storia appare più unica che rara nel contesto del motorsport, essendo il suo nome associato ad una brillante carriera da musicista che lo ha visto a più riprese collaborare con il gruppo scandinavo campione di incassi a cavallo tra gli anni '70 e '80. Proprio grazie agli ottimi rapporti con il chitarrista Björn Ulvaeus, Borgudd ebbe l'opportunità di coronare il proprio sogno nel 1981 debuttando in Formula 1 nel 1980 al volante della ATS, esibendo un vistoso logo 'ABBA' al fine di attirare nuovi sponsor.
POCHE APPARIZIONI MA BUONI RISULTATI
Sfortunatamente per lui, la sua carriera nella categoria regina non si sarebbe rivelato altrettanto ricca di soddisfazioni, consentendogli però di collezionare un totale di quindi apparizioni tra cui cinque mancate qualificazioni. Dopo il suo debutto a Imola, per lui arrivò un incredibile sesto posto nella sua seconda gara disputata a Silverstone, regalando al team l'unico punto iridato della sua stagione. Una sequenza di ritiri ed un decimo posto a Zandvoort furono il suo magro bottino collezionato nelle tappe restanti, prima di trovare un sedile con Tyrrell nel 1982 al fianco dell'astro emergente Michele Alboreto. L'avventura con il team dell'ex-boscaiolo fu però di breve durata, visto che Borgudd riuscì a disputare solo tre Gran Premi (con un settimo posto a Rio quale miglior risultato) prima di concludere la propria avventura per l'esaurimento del budget.
Lo svedese avrebbe quindi gareggiato in altre categorie a ruote coperte, cimentandosi persino nella 24 Ore di Le Mans ed affermandosi nel FIA European Truck. Il suo nome resterà per sempre legato ad una figura sicuramente fuori dagli schemi, capace di coniugare il proprio talento artistico all'innata passione per la velocità.
Marco Privitera