WSBK | GP Stati Uniti, gara1: Rea mostro della Laguna piega Davies
A scattare dalla pole è Chaz Davies con la Panigale R del team Aruba.it, che nella superpole ha la meglio su Tom Sykes e Johnny Rea. Seconda fila aperta e chiusa dalle Aprilia di Eugene Laverty e Lorenzo Savadori, con la Yamaha di Alex Lowes in mezzo a loro. Ad aprire la terza fila è Leon Camier con la Honda del team Ten Kate davanti alla Ducati del team Barni di Xavi Fores e la seconda Yamaha di Michael van der Mark, solo decimo Marco Melandri che non è riuscito a sfruttare la gomma da qualifica è sarà costretto alla rimonta. Come sempre prima del via di un evento sportivo in America, a cinque minuti dal via la pista si ammutolisce e a risuonare è "The Star-Spangled Banner", momento sempre emozionante.
La gara. È Chaz Davies a realizzare l'holeshot, incalzato subito da Jonathan Rea mentre si stacca subito la seconda Kawasaki di Tom Sykes, quarto Alex Lowes che sorpassa Lorenzo Savadori poche curve prima che l'italiano finisca a terra all'ultima curva del secondo giro. Grande rimonta di Marco Melandri che è risalito fino alla sesta posizione. Dopo cinque giri è fuga a due con Chaz Davies e Johnny Rea che hanno scavato un solco di quasi tre secondi su Tom Sykes. Errore di Davies che finisce lungo al cavatappi e di questo errore ne approfitta Rea che si infila sul gallese della Ducati. Dietro Melandri viene passato da Xavi Fores scendendo in settima posizione, dietro di lui Michael van der Mark che non ha trovato il giusto feeling con la sua R1M, che invece ha Alex Lowes che passa Tom Sykes per il terzo posto, con la battaglia per l'ultimo gradino del podio che vede coinvolto anche Laverty. Un contatto tra Tati Mercado e P.J. Jacobsen alla prima curva toglie dalla gara l'americano (che corre con una carena speciale in ricordo di Nicky Hayden), ma dura solo qualche curva in più anche la gara dell'argentino che finisce a terra al cavatappi. Con il distacco della coppia di testa che resta tra il mezzo secondo e il secondo lo spettacolo è nelle retrovie dove Laverty attacca e passa Sykes, che però inizia ad accusare qualche problema e viene passato dalle Ducati di Fores e Melandri. Guasto anche per la Honda di Leon Camier che deve abbandonare la top10, primi dieci nei quali ora si trovano la MV Agusta di Jordi Torres e a Honda di Gange. Caduta di Toprak Razgatlioglu che distrugge la Kawasaki del team Puccetti con un high side in uscita dal cavatappi.
Vittoria per Jonathan Rea, che negli ultimi cinque passaggi ha preso un margine di sicurezza sulla Ducati di Chaz Davies, terzo gradino del podio per Alex Lowes, miglior piazzamento stagionale per Eugene Laverty in quarta posizione. Quinto Marco Melandri, che paga la partenza dalla decima casella, davanti a Xavi Fores sulla Ducati del team Barni, settimo Tom Sykes con la seconda Kawasaki ufficiale, che negli ultimi passaggi riesce a resistere agli attacchi di Michael van der Mark, nono Torres con la MV Agusta mentre chiude la top10 l'americano Jack Gagne. Undicesima posizione per la wild card Josh Herrin (che tra la superpole del WorldSBK e gara 1 si è aggiudicato la pole position della SBK del MotoAmerica, ndr), dietro di lui le Kawasaki private di Yonny Hernandez e Roman Ramos prima di trovare la Yamaha del team Guandalini guidata da Karel Hanika, a punti nella sua prima gara nel mondiale SBK in zona punti. Chiudono la classifica, ma comunque in zona punti, Lorenzo Savadori, vittima di due scivolate, e Loris Baz.
Griglia di partenza di Gara2 (domenica alle 23:00):
Laverty, Melandri, Fores; Sykes, van der Mark, Torres; Lowes, Davies, Rea.
Mathias Cantarini