Da tutti riconosciuto come simbolo del mondo del calcio, Diego Armando Maradona, morto ieri all'età di 60 anni, era anche un grande appassionato di motori e di auto in generale, come testimonia il suo parco auto, cresciuto in maniera esponenziale e di pari passo con la sua carriera in campo.

LA PRIMA VETTURA

La sua prima vettura fu una Fiat 128 bianca, che Maradona acquistò con i primi guadagni del contratto firmato con il Boca Juniors nel 1981. In realtà poi la utilizzo pochissimo, visto che pochi mesi dopo l'acquisto il Campione volo a Barcellona. In seguito la vettura passò di proprietario in proprietario, salvo poi essere ritrovata da un collezionista, il padre di Nicolas Varrone (pilota di Formula 3) in un pollaio. Maradona la ricomprò e la mise a nuovo, ed espresse il desiderio di restituirla al primo proprietario una volta terminata l'emergenza Covid.

LA FERRARI NERA

Dopo aver vinto il Mondiale nel 1986, Maradona ricevette in regalo una Ferrari Testarossa dall'allora presidente del Napoli Corrado Ferlaino. Ma in linea con la stravaganza ed eccentricità del personaggio, la richiese nera e fece spendere quasi il doppio del dovuto al suo datore di lavoro disposto a tutto pur di accontentare il suo Campione. La leggenda narra che Maradona la utilizzasse per scorazzare in città in piena notte, unico momento dove non avrebbe subito l'inevitabile assalto dei tifosi.

L'AMORE PER LE FERRARI

In seguito D10S, a dimostrazione della passione per il marchio italiano, si regalo ben altri tre modelli del Cavallino Rampante. Il primo fu la F40, creata per celebrare l'anniversario dei 40 anni della Ferrari, ma a differenza della Testarossa Maradona non potè averla nera come desiderava, e, si dovette accontentare del tradizionale colore rosso. Tornato in Argentina, nel 1995,  acquistò due 355 Spider con cui si recava agli allenamenti del Boca Juniors.

Le esperienze all'estero come allenatore di Maradona sono state scandite, oltre che dai risultati, anche dalle vetture che amava sfoggiare. Nella sua ultima esperienza ai Dorados, il Pibe de Oro ha sfoggiato una Chevrolet Camaro del 2019 con un motore V6 3.6 che generava 335 CV. La vettura, ovviamente, era utilizzata per portarlo al centro d'allenamento della squadra messicana.

Nelle esperienza in Medio Oriente, invece, Maradona ha acquistato una Rolls-Royce Ghost e una BMW i8, ma la vettura più strana posseduta dal 10 è sicuramente un jeep anfibio, in perfetto stile militare, avuto in regalo nella sua breve esperienza alla Dinamo Brest, squadra del campionato biellorusso.

IL CORDOGLIO DEL MOTORSPORT

Anche il motorsport, non propriamente il campo d'azione del fuoriclasse argentino, si è unito alla numerose testimonianze di cordoglio per la scomparsa di un personaggio che ha fatto la storia del calcio mondiale. Una delle più accorate manifestazioni è stata quella di Valentino Rossi che, sui social ha voluto postare due ricordi di Maradona: la sua visita a Misano nel 2008 e la maglia del fuoriclasse argentino indossata dallo stesso Rossi sul podio del Gp d'Argentina del 2019.

Ma Rossi non è stato il solo esponente della MotoGP ad omaggiare Maradona. Anche Jorge Lorenzo e Marc Marquez hanno voluto ricordare D10S sui propri canali social.

Ma anche il mondo delle quattro ruote ha voluto dedicare un pensiero al calciatore argentino. Significativa e toccante è stata la dedica del Presidente della FIA, Jean Todt, che ha ricordato Maradona con la Coppa del Mondo del 1986. Forse rispondendo ai messaggi davvero di poco gusto degli inglesi che, questa mattina, hanno addirittura invocato una VAR retroattiva per il famoso gol della Mano de Dios nei quarti di finale del1986. Bellissima anche l'immagine che ritrae Michael Scumacher e Maradona con lo stesso Todt a Monaco 2005.

Anche da parte dei piloti non sono mancate le manifestazioni d'affetto. Particolarmente significativa è stata quella di Antonio Giovinazzi che ha ricordato come Maradona, con la vittoria degli scudetti con il Napoli, abbia riscattato il Sud.

Vincenzo Buonpane