L'ennesimo rinvio va a posticipare ulteriormente il via del Mondiale di Formula 1 2020. Dopo gli slittamenti a catena delle precedenti settimane, stavolta è il Canada ad annunciare il posticipo del proprio week-end di gara, originariamente previsto dal 12 al 14 Giugno. Sale così a nove il numero dei Gran Premi ufficialmente rinviati o annullati. Il tutto mentre lo stop obbligatorio alle attività per i team è passato da 21 a 35 giorni.

ENNESIMO RINVIO

Anche il Canada alza bandiera bianca, almeno per il momento. Nella serata italiana, infatti, è arrivata la conferma ad una notizia che già circolava da diverso tempo. L'appuntamento in programma sull'isola di Notre Dame non andrà in scena come previsto a metà Giugno, in virtù dei rischi connessi alla pandemia da Covid-19. "Saremmo stati onorati di poter ospitare la prima gara del Mondiale - hanno spiegato gli organizzatori in una nota - ma al momento tutti i nostri sforzi sono concentrati nel contrastare la diffusione del virus. Accoglieremo a braccia aperte il Circus non appena ci saranno le condizioni di sicurezza necessarie per farlo".

Quella di Montreal è solo l'ultima di una serie di dolorose rinunce. Dopo il rinvio del GP Cina e quello (giunto in extremis) dell'appuntamento australiano che avrebbe dovuto aprire la stagione, a ruota sono arrivate le decisioni relative ai round in Bahrain, Vietnam, Olanda, Spagna, Monaco e Azerbaijan. Al momento, la prima gara in programma slitterebbe alla data del 28 Giugno in Francia. Anche questo evento però (così come quello seguente a Silverstone) sembra essere a forte rischio.

SHUTDOWN ESTESO

In attesa di poter definire una nuova bozza di calendario, nella giornata odierna è arrivata dalla FIA anche l'ufficialità del periodo di shutdown, ovvero del blocco di qualsiasi attività per i dieci team. Quest'ultimo ha visto la propria estensione dai precedenti 21 agli attuali 35 giorni, da effettuarsi entro il mese di Maggio. Una delle tante misure che il mondo della Formula 1 sta attuando nel tentativo di arginare l'impatto di una crisi, anche dal punto di vista economico, decisamente preoccupante.

Marco Privitera