Max Verstappen, intervista al baby-prodigio
Lo incontriamo a Imola, al termine delle qualifiche di gara-1 del FIA F.3 European Championship. A vederlo in borghese, potrebbe sembrare uno dei tanti ragazzi alle prese con le prime esperienze in monoposto: un po' di acne sul viso, atteggiamento sicuro di sé e le consuete piaghe da pilota sul palmo della mano. Se non fosse per la presenza fissa del padre, già di per sé parzialmente ingombrante, ma che nel suo caso riguarda un signore con alle spalle ben 96 Gp in Formula 1. E poi per quello sponsor, che nel mondo del motorsport è divenuto sinonimo di garanzia, successo e, specialmente nel suo caso, grande talento.
Lui è Max Verstappen, 17 anni appena compiuti ed un contratto in tasca per correre in Formula 1 durante la prossima stagione al volante della Toro Rosso. Un fenomeno naturale, se si pensa che dopo aver collezionato successi nel karting, al suo primo anno in monoposto ha sbalordito tutti per le qualità messe in mostra nel competitivo campionato continentale. Tanto da riuscire a issarsi al secondo posto in classifica generale, dopo aver collezionato la bellezza di cinque pole position, otto successi ed un totale di tredici piazzamenti a podio. Numeri da record, per un pilota che fino allo scorso anno sfrecciava sui kartodromi di tutta Europa. Ma se buon sangue non mente, lo si intuisce anche dalla cortese fermezza con cui ci chiede di non domandargli nulla sul proprio futuro in Formula 1: la Red Bull glielo ha espressamente vietato. Riusciamo a strappargli solo un breve commento sulla sua prima presa di contatto con il Circus, avvenuto lo scorso weekend a Suzuka, quando è sceso in pista ben comportandosi nella prima sessione di prove libere: "Mi è piaciuto, è stato divertente".
Per il resto, in molti ripongono grandi aspettative su questo ragazzo. Tra di essi anche Helmut Marko, colui che l'ha scoperto e voluto fortissimamente in squadra, sottraendolo ad un contratto con Mercedes che sembrava ormai certo. E da quel momento in poi la sua vettura del team Van Amersfoort si è magicamente colorata con gli inconfondibili colori della famosa bevanda energetica, orgogliosa di avere tra le proprie fila colui che diventerà il più giovane esordiente nella storia della massima formula. Altra visibilità, altra azzeccata scelta di marketing: ma qui c'è del talento puro. Vincere il titolo in F.3 quest'anno sarà ormai molto difficile (potete ascoltare le sue parole nel video sottostante): Esteban Ocon, altro giovane fenomeno dell'automobilismo, sembra ormai destinato a trionfare. Ma, a differenza degli altri, il futuro di Max è già scritto. Largo ai giovani.
Marco Privitera
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