F1 | Test Bahrain, prove di assetto e di long run nel day 2
Con soli tre giorni a disposizione e con innumerevoli soluzioni da provare, il compito dei team impegnati nei test in Bahrain non è dei più semplici. Eppure anche in questa seconda giornata i tempi sono scesi rapidamente rispetto a quelli della prima giornata, e tutto lascia presagire che le ultime otto ore e mezza di domani possano regalare altri crono al ribasso.
LA SORPRESA ZHOU
L'inverno della Formula 1, tradizionalmente, è sempre stato un continuo nascondersi al cospetto degli avversari. Si passa dalla presentazione delle vetture (con alcuni team che svelano solo la livrea) per arrivare alle prestazioni in pista che, molto spesso, hanno ingannato anche gli stessi addetti ai lavori. In virtù di questo non può stupire, quindi, il miglior crono di Guanyu Zhou nel day dei test di Sakhir. in Bahrain. Il cinese, autore di ben 132 giri, è riuscito a conquistare la prima posizione a scapito di Max Verstappen prima di accusare delle noie tecniche nel finale di sessione.
RED BULL SI NASCONDE?
Al netto dei vari programmi di lavoro di ogni team, anche quest'oggi la scuderia che ha maggiormente impressionato è stata la Red Bull che sia al mattino con Perez, sia al pomeriggio con Verstappen è stata costantemente la più consistente nella simulazione sul passo gara, anche se un piccolo campanello d'allarme nel box di Milton Keynes è suonato quando un problema tecnico ha tenuto a lungo l'olandese fermo ai box. Ma al di là di qualsiasi altro discorso, nel paddock si fa sempre più insistente la voce che vorrebbe la Red Bull non al massimo delle sue possibilità.
PROVE DI ASSETTO IN FERRARI
Gli esperimenti, come è giusto che sia, sono proseguiti anche in casa Ferrari e con entrambi i piloti. Al mattino Carlos Sainz con mescola C3 ha chiuso al comando la sessione, pagando qualcosina da Perez nella simulazione gara, mentre nel pomeriggio Charles Leclerc ha alternato stint con C1 e C3 tenendo piuttosto agevolmente il passo sul long run di Verstappen. Ma ai più esperti non è potuto non balzare all'occhio l'ala posteriore della SF-23 piuttosto scarica se comparata con il layout del tracciato di Sakhir. Più che per testare la velocità massima sul rettilineo principale, si può ipotizzare che gli uomini in rosso abbiano verificato il degrado gomme nella simulazione gara, uno dei talloni d'Achille della rossa nel 2022.
PROVE DI CORRELAZIONE
Come la Ferrari, anche in Mercedes la giornata odierna è servita soprattutto per comparare i dati in pista con quelli al simulatore. E il bilancio per la W14 non può essere positivo, con tanti problemi accusati sia al mattino, sia al pomeriggio. Nella prima parte di giornata, la Mercedes ha patito eccessivamente il caldo e la sensazione che, pur essendo migliorata, decisamente potrà essere della partita con Ferrari e Red Bull, almeno nell'immediato. Le cose non sono andate meglio nel pomeriggio, quando un problema idraulico ha posto la parola fine alla sessione di George Russell.
NESSUNA RIVOLUZIONE
Dopo due giorni impossibile, oltre che decisamente affrettato, emettere dei giudizi. Ma la certezza è che, visto il quasi simile regolamente tecnico rispetto allo scorso anno, tutti i team si siano concentrati sul migliorare le monoposto dello scorso anno, intervenendo soprattutto sul fondo vettura e sulle ali anteriori. E per ciò che riguarda il primo componente, inutile dire che a far scuola è stata nuovamente la Red Bull che in Bahrain ha presentato una soluzione decisamente differente da quella, ad esempio, adottata dalla Ferrari: un fondo vettura più scolpito e "meno pulito" per cercare di ottenere il massimo del carico. Ma la vernice flow viz notata soprattutto giovedì in quella zona della vettura, lascia intendere che a Milton Keynes abbiano effettuato prove comparative con diversi tipi di fondo.
NUOVA ALA PER LA MCLAREN
Rimasta nascosta alla presentazione, non appena arrivata in Bahrain anche la McLaren si è fatta notare per una nuova specifica di ala anteriore. Un componente che ricalca a grandi linee la tendenza della maggior parte della griglia, andando a privilegiare l'allegerimento del posteriore della vettura. Nulla, ovviamente, di rivoluzionario ma piuttosto un'evoluzione di quanto si era visto nel 2022, anche se i tempi per il momento non sembrano premiare più di tanto il team di Woking.
Vincenzo Buonpane