Shangai, incognita gomme in vista della gara
Nella Formula 1 di oggi, ormai è risaputo, il fattore gomme rappresenta una componente fondamentale. La Pirelli ha realizzato, su indicazione della Federazione, per il 2013 delle mescole in grado di degradarsi più rapidamente e con un gap prestazionale tra loro più accentuato rispetto al passato. L'obiettivo? Garantire gare più vivaci e con un numero maggiore di pit-stop. Peccato che, specialmente in alcune piste, un simile stato di cose abbia causato uno scenario a dir poco paradossale. Basta guardare quanto accaduto oggi in Cina, nel corso dell'ultima fase delle qualifiche, quando ben tre piloti (Vettel, Button e Hulkenberg) hanno rinunciato per scelta strategica a dare la caccia alla pole position. Il tedesco della Sauber, addirittura, non è nemmeno sceso in pista, mentre l'inglese ha completato il proprio giro "veloce" con coperture medie ad oltre 30" dai primi. La domanda è: ha un senso tutto ciò? Ha un senso ridurre la Formula 1, massima espressione dell'automobilismo sportivo, ad una gara per chi risparmia più pneumatici? La logica imporrebbe che a vincere debba essere il più veloce, il più bravo, non necessariamente il più "risparmiatore". Con le regole attuali, le gomme hanno invece assunto un peso troppo importante nel decidere le sorti di una gara, diventando il vero e proprio tormentone del campionato 2013. La Pirelli, dal canto suo, fa sapere che per domani la strategia vincente potrebbe basarsi su tre pit-stop: partenza con le Soft, passaggio alle medie tra il sesto e il nono giro, poi nuovo set di medie tra il 22° e il 26° ed infine ultima sosta tra il 39° e il 43°. Questo a meno che alcuni team, particolarmente "gentili" con le gomme (vedi Lotus) non decidano di adottare una tattica a due soste. La casa milanese, in ogni caso, ha semplicemente realizzato ciò che gli è stato chiesto, ma vedere gomme che durano un solo giro in qualifica, con vetture che passano più tempo ai box che in pista, non avrà di certo reso felici gli spettatori giunti sull'autodromo cinese. Chi gliela va a spiegare, a codesti ignari tifosi, la ragione di un simile meccanismo contorto?
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