F1 | GP Germania: Lewis Hamilton e l'arte di essere sempre nel posto giusto
Se le danno uno in casa dell'altro Vettel ed Hamilton; se il tedesco 15 giorni fa ha trionfato di fronte al pubblico inglese, il campione del mondo in carica restituisce lo schiaffo davanti ai tifosi tedeschi, che stavano acclamando l'idolo locale (cresciuto a pochi km da Hockenheim) avviato a conquistare il Gran Premio a mani basse. Ma il fattore umano vale ancora qualcosa: la curva Sachs è viscida per qualche goccia di pioggia e Vettel finisce a muro con un errore che da un quattro volte campione del mondo non ti aspetti. A vincere la gara è invece Hamilton, che conquista un trionfo non meno meno sontuoso rispetto al rivale a Silverstone e forse più fortunoso, ma figlio di una incredibile determinazione e dell'innato desiderio del campione di non arrendersi mai e crederci sempre fino alla fine a dispetto di ogni difficoltà.
Perchè il weekend di Hamilton non è stato certo dei più facili: fuori in Q1 al sabato e costretto a partire dalla 14^ posizione della griglia ha corso una gara tutta cuore e grinta, aiutato certo dall'uscita di pista di Vettel che aveva la gara in pugno e dall'ingresso della Safety Car nel momento più concitato della gara, quando delle gocce di pioggia hanno stravolto le strategie e reso la pista scivolosa. Ma la prova di forza resta; un'affermazione imperiosa sul tracciato di casa della Mercedes di fronte al gotha aziendale, impreziosito dal secondo posto di Valtteri Bottas, che riporta il team di Brackley al comando della classifica piloti e costruttori. +17 di Hamilton su Vettel e +8 della Mercedes che si riporta in vantaggio sulla Ferrari, oggi penalizzata dallo zero di Sebastian e dal terzo posto di Kimi Raikkonen a lunghi tratti leader della gara.
La pioggia scesa a partire dal 44° giro getta scompiglio in pista e ai box con fermento in pista e ai box per i cambi gomme. C'è chi temporeggia aspettando l'acquazzone, chi tenta l'azzardo con le gomme intermedie e chi, come Hamilton, sfrutta alla grande l'inevitabile strategia all'attacco e monta prima degli altri le gomme ultrasoft per un finale di gara da qualifica. E' la svolta del Gran Premio: mentre gli altri si fermano approfittando della Safety Car, il campione del mondo scala le posizioni e si ritrova magicamente in testa a una decina di giri dalla fine, con un timido attacco di Bottas giusto a legittimare il prolungamento del contratto e l'ansia della pioggia in arrivo che esploderà in un nubifragio solo dopo la bandiera a scacchi. Una prova di forza di Hamilton, una superiorità nel confronto diretto con Vettel che vale quasi un mondiale. L'errore del tedesco rivela una fragilità mentale mai esibita dal talento inglese, certo spesso baciato dalla dea bendata, ma innegabilmente dotato di quell'unica sensibilità di trovarsi sempre nel posto giusto al momento giusto. Avere sempre fortuna non è fortuna, c'è anche dell'altro: che sia talento o sensibilità, oggi Hamilton dimostra di avere carte migliori per puntare alla vittoria mondiale; per come ha vinto la gara di oggi, ma anche per come invece ha incassato brillantemente la sconfitta di Silverstone con un secondo posto preziosissimo.
A Vettel invece tocca in questo momento la macchina migliore, una Ferrari in super forma e decisamente la squadra da battere. Quali ingredienti migliori per tenerci incollati per i prossimi dieci Gran Premi fino alla fine della stagione?
Stefano De Nicolo'
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