Bezzecchi parla con Valentino Rossi prima del via del GP.
VR46 Racing Team

Nella tribolata stagione di Marco Bezzecchi l’Austria rappresenta un raggio di luce, con il sesto posto finale che rappresenta il suo secondo miglior risultato stagionale al pari di Portimao e inferiore solo a Jerez de la Frontera, quando chiuse sul podio. Un buon risultato, condito anche dalla bagarre nella quale è stato coinvolto con le KTM, le Aprilia e con Márquez per le posizioni ai piedi del podio.

Divertimento e sorpassi per Bez: la staccata il punto chiave

E proprio la possibilità di poter lottare con quelli davanti per una posizione di alta classifica, e di riuscire a superare avendo trovato una quadra nella fase di staccata, ha galvanizzato e divertito Bez, che per sua stessa ammissione ha detto come questa sia stata la gara più divertente della stagione, al pari di Jerez. Tutto frutto di una fiducia ritrovata in staccata – lui stesso ha ammesso come fosse “da un po’ che non riuscivo a staccare forte da poter sorpassare come facevo l’anno scorso” – e di “goduria” nel riuscire a compiere dei sorpassi nel corso della gara.

Sono abbastanza soddisfatto, oggi la partenza è andata meglio, il lavoro di ieri si è visto, soprattutto all’inizio. In staccata sono tornato ad essere abbastanza veloce, sono contento perché sono riuscito a sorpassare le Aprilia, ho passato Miller, ho fatto un po’ di bagarre.

Il sorpasso di Bezzecchi su Miller: "In staccata sono tornato ad essere abbastanza veloce"
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La gara di Bezzecchi è stata una lotta continua con le Aprilia - in particolare con Espargaró - e con le KTM, prima dell'arrivo di Márquez che ha messo d'accordo tutti prendendosi in rimonta il quarto posto finale davanti a Binder e Bezzecchi. Su Binder, Bez ha spiegato come il suo obiettivo fosse quello di gestire prima di provare a passarlo, quando l'arrivo di Marc da dietro gli ha scombinato i piani.

Mi ero messo a una buona distanza da Brad, stavo cercando di gestire. Quando ho visto che Marc, dalla tabella, stava arrivando, mi sono detto di provare ad arrivargli sotto e a passarlo (Binder, ndr). Mi sono avvicinato, però non sono riuscito a superarlo, mi si è scaldata tantissimo la gomma davanti, quindi, ho dovuto iniziare a rallentare un po’ e a sopravvivere mentre avevo Marc dietro che stava arrivando velocissimo. Ho cercato di resistere un po’ ma mi ha passato ed è riuscito poi a saltare subito anche Brad. Ovviamente ne aveva di più, sennò non penso che ce l’avrebbe fatta. Forse lui ha gestito meglio la situazione, soprattutto la gomma dietro.

Bez analizza i problemi che ne stanno condizionando il 2024

Analizzando più in generale la sua situazione attuale Bezzecchi, che rispetto all’anno scorso, dopo lo stesso numero di gare, paga 116 punti di deficit (189 punti nel 2023 contro i 73 di quest'anno), ha spiegato che i suoi problemi non derivano dalla sola moto ma sono una combinazione di fattori tra GP23 e gomme. È noto che la Michelin quest’anno stia portando in pista una gomma con una nuova costruzione e, secondo Bezzecchi, questo nuovo prodotto genera ancora più grip rispetto a quelle del 2023. Una cosa che però penalizza una moto che aveva già più grip rispetto alla GP22 che Bez usava lo scorso anno, con la conseguenza di una maggiore sofferenza in fase di turning e di inserimento.

Tendenzialmente questa moto ha più grip rispetto alla ’22, soprattutto nella fase di angolo sia in frenata che in accelerazione. Solitamente dovrebbe essere un vantaggio, ma allo stesso modo (in Michelin, ndr) hanno portato delle nuove gomme che in quella fase hanno ancora più grip. Io, personalmente, che guido molto con il posteriore, cercando di far girare la moto leggermente di sovrasterzo sia in accelerazione ma anche in inserimento, con la ’22 avevo trovato un’unione quasi perfetta, era una moto che in quella fase faceva quello che volevo e io, di guida, non mi sono dovuto adattare, a parte migliorare la staccata che, in confronto a Pecco o Martin, durante i due anni precedenti ho dovuto migliorare tanto. Nella parte di turning ero molto bravo. Quando sono salito su questa moto, invece, sono diventato scarsissimo. Non riuscivo a far girare la moto, cosa che capita anche tutt’ora, soffro in inserimento, che era il mio punto forte, e non riesco quasi mai a guidare come voglio o comunque a sentirmi perfettamente a mio agio. Mi sembra di guidare sempre sopra i problemi. Purtroppo, nella MotoGP di adesso, se perdi anche solo 1-2 decimi al giro fai schifo, alla fine è questo. Di base la moto comunque non è troppo diversa da quella dell’anno scorso, è questa combinazione che a me ha creato questi problemi. 

Una serie di problemi che stanno, appunto, condizionando la stagione di Bezzecchi, che lo scorso anno aveva rifiutato il passaggio in Pramac, con conseguente possibilità di avere una GP24 a disposizione, per restare in VR46 con la GP23. Un turning point per la carriera di Bez, che nel 2025 abbandonerà Ducati per diventare ufficiale con Aprilia; un “What if” grande come una casa vista la curiosità di sapere che cosa avrebbe potuto fare Bez con lo stesso materiale a disposizione di Bagnaia e Martin con i quali, lo scorso anno, per buona parte della stagione si stava giocando il titolo iridato.

Dal Red Bull Ring, Mattia Fundarò