Ha lavorato tanto dall'ultimo Gran Premio disputato in Cina ad aprile: al simulatore ma non solo, con la consueta attenzione per la preparazione fisica. Antonio Giovinazzi è terzo pilota Ferrari, ma ad inizio stagione è stato alla guida di una Sauber e qui a Silverstone ha vestito la tuta grigia del team Haas per disputare il primo turno di prove libere con il team americano. La sua parabola in Formula 1 continua, seguendo un percorso ben studiato che potrebbe portarlo, secondo le voci più accreditate, al volante della vettura del team guidato da Gunther Steiner la prossima stagione.

"Sono contento di com'è andata la sessione", ha dichiarato con il suo solito sorriso il giovane ferrarista, "l'obiettivo era fare più giri possibili e riprendere confidenza con una macchina nuova e un volante diverso da quelli che avevo conosciuto prima. Stare in macchina mi è mancato tantissimo, ma sono bastati pochi giri per ritrovare il feeling". 24 i giri raccolti durante la mattinata, e il miglior tempo di soli quattro decimi più lento del compagno Romain Grosjean. "Sono felice di essere a soli quattro decimi da Romain che è un pilota di grande esperienza ed efficace nei tratti ad alta velocità. Era importante ritrovare il feeling con la pista e non vedo l'ora di affrontare la prossima prova quando avrò già un po' più di confidenza con questa macchina".

Al contrario dell'avvio shock di inizio stagione, quando è stato catapultato su piste difficili e sconosciute come Melbourne e Shanghai, Antonio conosce già questo circuito dalle categorie propedeutiche, così come i prossimi che verranno: "E' indubbiamente un vantaggio scendere in pista su un tracciato già conosciuto, aiuta a trovare il feeling più rapidamente; una sessione di un'ora e mezza passa veramente in fretta e sarebbe molto difficile se dovessi anche imparare la pista. Sono contento però che avrò la possibilità di girare anche su altre piste che ancora non conosco come Suzuka o il Messico". Troppo diverso il lavoro svolto questa mattina per paragonare la Sauber di inizio stagione e la Haas, sebbene entrambe motorizzate Ferrari.

I bilanci come è ovvio si faranno a fine anno al termine del percorso che la squadra ha organizzato per lui, ma all'orizzonte si staglia la presenza ingombrante di un avversario temibile come potrebbe essere Charles Leclerc. "I sedili in Formula 1 sono 20 ed è molto difficile per tutti entrare. Charles sta facendo molto bene in Formula 2 e sarei uno sciocco a dire che non lo considero un rivale per l'anno prossimo. Per ora però voglio concentrarmi solo sul lavoro che dovrò fare nelle prossime gare e per il futuro ci sarà tempo. Il programma di fare sette FP1 è assolutamente perfetto per ritrovare familiarità con queste macchine 2017, così fisiche e veloci".

Da Silverstone - Stefano De Nicolo'