GP Giappone, FP2: Kvyat vola sotto l'acqua
Ancora pioggia a Suzuka, dove si è svolta la seconda sessione di prove libere del Gran Premio Giappone, caratterizzata nuovamente dalla presenza di molta acqua sul circuito. Impossibile dunque trarre spunti particolarmente significativi dai tempi fatti segnare, nonostante sia curioso sottolineare come ancora una volta (dopo il miglior crono fatto registrare da Sainz al mattino) a svettare in cima alla classifica dei tempi vi sia stato un pilota motorizzato Renault. E' stato infatti Daniil Kvyat a ottenere la migliore prestazione nella FP2, esattamente come accaduto a Singapore: il russo ha girato in 1'48"277 precedendo per soli 23 millesimi la Mercedes di Nico Rosberg.
Il pilota della Red Bull ha sfruttato una fase delle prove in cui l'intensità della pioggia non era particolarmente elevata, prima che la perturbazione presente sul tracciato nipponico tornasse a farsi sentire impedendo, di fatto, qualsiasi miglioramento nella seconda metà della sessione. Per quanto relativamente poco indicativi possano essere i tempi realizzati, la monoposto di Milton Keynes si è confermata competitiva in queste condizioni al pari della Mercedes, visto che Hamilton e Ricciardo hanno occupato rispettivamento il terzo e quarto tempo a meno di un secondo di distacco dal leader. Decisamente più staccati tutti gli altri, capitanati dalle Rosse di Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen: il tedesco ha girato lungamente nella parte finale della sessione (percorrendo in totale 19 giri) montando gomme full wet in condizioni di visibilità e aderenza precarie, nel tentativo di immagazzinare dati utili sul comportamento della SF15-T, anche se il prosieguo del weekend si preannuncia tendente all'asciutto. Presenti all'interno della top ten anche Sainz, Verstappen, Nasr e Maldonado, con i piloti che ne hanno approfittato per svolgere numerose prove di partenza e pit-stop.
Tra di essi, Bottas non ha effettuato nemmeno un giro, scegliendo di risparmiare i set di coperture messi a disposizione da Pirelli. Da segnalare un problema emerso sulla Power Unit di Fernando Alonso al termine della prima sessione, con i tecnici Honda che sono dovuti intervenire per la sostituzione costringendo il pilota spagnolo ad entrare in pista nella seconda parte, quando ormai però era già impossibile montare le gomme intermedie. Riscontri più attendibili sono naturalmente invocati dalla terza e ultima sessione di libere in programma domani: ovviamente se il meteo giapponese deciderà di concedere una tregua.
Marco Privitera