Mercato piloti: tutto ruota attorno a Maldonado
Tutto è pronto sullo scacchiere del mercato piloti, in attesa che qualcuno faccia la prima mossa. I sedili disponibili, soprattutto quelli in grado di garantire una vettura competitiva, sono rimasti pochi. Colui però che sembra in grado di dettare le regole, forte anche del suo importante carico di sponsor, è Pastor Maldonado. Il venezuelano, dopo tre anni trascorsi in Williams ed una vittoria al proprio attivo nella gara di Barcellona dello scorso anno, ha sul piatto svariate opzioni disponibili. A renderlo così appetibile, oltre alle doti da combattente che lo hanno contraddistinto in queste stagioni, è il supporto della compagnia petrolifera statale PDVSA, che ha da sempre accompagnato Maldonado sin dagli esordi della propria carriera, soprattutto grazie all'amicizia che legava la famiglia del pilota con il defunto presidente Hugo Chavez. Nonostante le voci riguardanti un possibile disimpegno del gigante petrolifero dal campo delle sponsorizzazioni in ambito sportivo, l'attuale presidente della PDVSA, Rafael Ramirez, ha recentemente confermato il proprio appoggio a Maldonado, affinchè il venezuelano possa trovare una sistemazione in Formula 1 nel 2014 (si parla di un contributo di crica 35 milioni di dollari). Ma quali sono le possibili destinazioni per l'ex-campione Gp2? La prima opzione, e la cosa non è più ormai un segreto, riguarda la Lotus. Il team diretto da Eric Boullier, alle prese con serie difficoltà finanziarie, dopo aver perso Kimi Raikkonen è alla ricerca di un pilota che sappia unire al talento una buona dose di esperienza e, soprattutto, un cospicuo apporto di denaro alle proprie casse. Proprio il mancato pagamento di parte dell'ingaggio al finlandese è stato una delle principali cause alla base del divorzio tra Iceman e la scuderia, con tanto di operazione "strategica" alla schiena programmata prima delle due gare finali della stagione 2013. Al tempo stesso, non è un segreto nemmeno che la prima scelta della Lotus fosse in realtà Nico Hulkenberg: Boullier e soci hanno già tentato, infatti, di ingaggiare il tedesco per le trasferte di Austin e Interlagos, ma di fronte ad una proposta di sole due gare (e senza alcuna garanzia per il futuro) Hulk e il suo management hanno preferito declinare l'offerta. L'ingaggio del tedesco sarebbe stato in realtà molto più agevole qualora la Lotus fosse riuscita a concludere l'accordo con il fondo d'investimento Quantum Motorsport, che avrebbe garantito una certa solidità economica al team consentendo di puntare sul talentuoso pilota della Sauber, veloce ma privo di appoggi economici "importanti". Dopo un lungo tira e molla, infatti, l'accordo con Quantum non è stato ancora definito, al punto che Hulkenberg avrebbe deciso di andare sul sicuro puntando sul ritorno in Force India. Le porte per Maldonado in Lotus risulterebbero dunque spalancate, se non fosse per la concorrenza dell'ultim'ora di Sergio Perez. Il pilota messicano, recentemente scaricato senza troppi complimenti dalla McLaren per lasciare spazio al giovane rookie Kevin Magnussen, si è trovato di colpo nella scomoda situazione di doversi trovare un volante per la prossima stagione. Molto però dipenderà dall'effettivo appoggio che il magnate messicano delle telecomunicazioni, Carlos Slim, continuerà a fornire ai piloti del proprio Paese: le voci di un possibile disimpegno della Telmex dal mondo dei motori sono infatti circolate con insistenza nelle ultime settimane, ed un indizio in tal senso potrebbe essere rappresentato dall'annullamento della gara originariamente prevista per il prossimo anno sul circuito di Città del Messico. Se così effettivamente fosse, il prosieguo della carriera per Perez e Gutierrez nella massima categoria risulterebbe fortemente a rischio; ma al momento, il 23-enne di Guadalajara si sta dando da fare (forte del proprio budget stimato in circa 15 milioni di dollari) per battere la concorrenza di Maldonado per un sedile alla Lotus oppure, in alternativa, per prendere il posto di Paul Di Resta in Force India, quest'ultimo pronto allo sbarco in Indycar col team di Chip Ganassi. Tale eventualità vedrebbe, di fatto, l'estromissione dal team di Vijay Mallya di Adrian Sutil, nonostante il tedesco si sia mostrato sicuro di poter mantenere il posto in squadra anche nella prossima stagione. Tornando a Maldonado, il venezuelano ha anche di recente visitato la fabbrica della Sauber, a Hinwil: ma le difficoltà economiche del team svizzero sembrerebbero averlo convinto a puntare con decisione sulla Lotus. A proposito della scuderia diretta da Monisha Kaltenborn, anche qui la situazione appare piuttosto intricata: l'ingresso dei nuovi soci russi che avevano salvato il team dal fallimento durante l'estate non sembra aver portato i frutti sperati, al punto che i dipendenti continuano a lamentare ritardi nel pagamento degli stipendi. Dall'effettiva "consistenza" del contributo derivante dagli investitori sovietici deriverà anche il futuro a breve termine di Sergej Sirotkin: dato inizialmente come sicuro titolare in Sauber per il 2014, il 19-enne russo potrebbe accomodarsi per una stagione "in panchina", accumulando l'esperienza necessaria per debuttare nel 2015 e per consentire una più efficace integrazione tra la proprietà svizzera ed i nuovi capitali russi. Una coppia composta da Gutierrez e Sirotkin, difatti, sarebbe ben lontana dal garantire alla scuderia un sufficiente mix di velocità ed esperienza, al punto che lo stesso Sutil starebbe guardando con interesse ad un'opportunità in Sauber qualora in Force India dovessero preferirgli Hulkenberg e Perez. Insomma, lo "scacco matto" sarebbe al momento decisamente nelle mani di Maldonado, ma sono diverse le pedine che dovranno prima muoversi affinchè la mossa possa andare a segno...
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