F1 | Wehrlein pronto a rientrare in Bahrain, Giovinazzi torna in "panchina"
Un avvio di stagione decisamente difficile quello vissuto dal pilota tedesco di casa Sauber. Pascal Wehrlein, 22 anni, è entrato a far parte della scuderia elvetica durante lo scorso mercato piloti; un matrimonio che non è partito con il piede giusto, in quanto a gennaio, durante la Race Of Campions, l'ex campione DTM si è procurato un infortunio alla schiena che lo ha costretto a rinunciare prima ai test di Barcellona, poi alle gare di Melbourne e Shanghai.
A prendere il suo posto è stato l'italiano Antonio Giovinazzi. Il talento pugliese ha stupito tutto il Circus con un grande esordio sul circuito dell'Albert Park, chiudendo con un ottimo dodicesimo posto. Meno bene il successivo appuntamento in Cina, dove il vice campione 2016 della categoria GP2 - ora Formula 2 - è stato protagonista di due brutti incidenti, prima in qualifica poi in gara. Antonio sarà in Bahrain in veste di terzo pilota Ferrari, pronto a saltare a bordo della Sauber in caso di necessità.
Ora per Giovinazzi è giunto il momento di riconsegnare il testimone, e quindi il sedile della C36, al pilota titolare. A confermarlo sono stati proprio i vertici della Sauber con un tweet sul profilo ufficiale del team. Lo stesso Wehrlein aveva dichiarato qualche giorno fa al giornale tedesco TZ di essere ormai pronto al rientro: "Sono molto sollevato di poter tornare in Bahrain, dopo lo speciale allenamento che ho seguito a Salisburgo mi sento pronto. La mia schiena si è gravemente infortunata nel schianto alla Race Of Champions. Ho rimediato tre piccole fratture nella zona delle vertebre toraciche. Una persona normale avrebbe potuto riprendere il suo lavoro in un paio di gironi, ma per un atleta professionista non è così semplice."
Sempre nel corso della stessa intervista l'ex pilota della Manor ha detto di trovarsi molto bene in Sauber, ma che al momento è Mercedes a gestire i suoi "spostamenti" in griglia: "Finché sarò sotto contratto con la Mercedes, saranno loro a decidere il mio futuro. Ma se dipendesse da me potrei immaginare di guidare per la Sauber anche più a lungo."
Alessandro Gazzoni
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