WEC | 6 Ore del Fuji: doppietta Toyota tra nebbia e pioggia
Cronaca. Dopo il via, la gara viene sospesa con appena 39 giri percorsi. Fino a quel momento la Porsche 919 Hybrid di Bamber ha condotto la corsa al comando davanti alle due Toyota. Poco più di un'ora dopo, la gara è ripartita sotto regime di safety car, tuttavia la visibilità ha iniziato nuovamente a calare a causa della nebbia. La Porsche ha effettuato il pit stop con Bamber che ha lasciato il posto a Benrhard, mentre nel frattempo le due Toyota sono passate in testa.
In LMP2 ha condotto in testa la Oreca-Gibson della Rebellion Racing, che andrà poi a vincere, mentre in GTE Pro avviene uno scambio di posizioni fra la Porsche di Lietz e la Ford di Mucke, con la Ferrari di Calado-Pier Guidi in agguato. Una corsa pazza che allo scadere della quarta ora ha visto l'ingresso della safety car per cinque volte, sia per la pioggia che per l'incidente che ha coinvolto le Oreca-Gibson di Beche e Vergne.
Nel finale la gara sembra ripartire con i piloti che si sistemano negli abitacoli in attesa di prendere parte agli ultimi 15 minuti dopo il secondo stop dovuto al maltempo. Ma il direttore di gara Freitas comunica via radio che la gara non ripartirà, pertanto la 6 Ore del Fuji termina con la doppietta Toyota e un terzo e quarto posto per la Porsche, in difficoltà su condizioni di bagnato. Per tre quarti della corsa, la Oreca della Rebellion Racing ha condotto in testa con Bruno Senna, e il secondo posto della Signatech Alpine mette a freno la corsa per il titolo da parte del team Jackie Chan DC Racing, terzo con Tung-Jarvis-Laurent.
La Ferrari torna a casa dal Giappone con un'altra vittoria, la seconda per Alessandro Pier Guidi e James Calado, entrambi al comando della classifica piloti. Altra vittoria Ferrari, stavolta in classe GTE Am, la prima per Thomas Flohr, Miguel Molina e Francesco Castellacci (Spirit of Race). Il Mondiale Endurance tornerà con la prova in Cina a Shanghai in programma domenica 5 novembre, gara che potrebbe già assegnare diversi titoli nelle rispettive classi.
Matteo Milani