Moto2 | Si riparte dal Qatar: chi sarà l'erede di Acosta?
A Lusail, riflettori accesi anche sulla classe intermedia, "orfana" di Pedro Acosta ma ricca di talenti da tenere d'occhio
In Qatar, tutto pronto anche per il via della stagione Moto2. Dopo i test di inizio mese, la classe intermedia è pronta a tornare in pista al Lusail International Circuit per incoronare il suo nuovo re: tanti i piloti pronti a candidarsi per un ruolo da protagonista in questo 2024, dal baby fenomeno Aldeguer al vice-Campione del mondo in carica Arbolino, ma non solo.
Aldeguer, un talento puro
Nel finale della passata stagione, la Moto2 ha visto nascere una nuova stella: è quella di Fermin Aldeguer, giovanissimo spagnolo in forza nel team SpeedUp Racing (Boscoscuro). Il diciottenne di Murcia, infatti, ha letteralmente dominato il finale di stagione, mettendo a segno ben quattro vittorie consecutive nelle ultime quattro gare: un ‘poker’ d'assi [a cui si deve aggiungere la vittoria di Silverstone, ndr] che gli ha permesso di strappare al fotofinish il terzo posto nel Mondiale ad Aron Canet.
Già questo potrebbe essere sufficiente per capire il valore di Aldeguer. Tuttavia, un'ulteriore conferma del potenziale di questo ragazzo è arrivato nel corso degli ultimi test pre-stagionali di Jerez, dove lo spagnolo ha demolito il record della pista grazie a un giro incredibile in 1:40.307, abbassando di tre decimi il precedente record.
Date queste premesse, non si può che considerare Aldeguer uno dei favoriti nella corsa al titolo Moto2 2024. Un Mondiale che chiuderebbe al meglio la sua esperienza nella classe intermedia: come riportato da più fonti, infatti, viene dato per certo il passaggio dello spagnolo in MotoGP insieme a Pramac nel 2025. E quale miglior biglietto da visita per la classe regina che un titolo Moto2?
Arbolino, è questo l'anno buono?
Un pilota con il chiaro obiettivo di vincere in Moto2 è senza dubbio Tony Arbolino. L'alfiere del team Elf Marc VDS, secondo alle spalle di Acosta nel 2023, è chiamato a fare quell'ultimo salto di qualità (anche mentale) che gli manca per potersi laureare Campione del Mondo.
Un aspetto su cui focalizzarsi in questo 2024 è la costanza nel corso di tutta la stagione. Arbolino, infatti, ha sì chiuso l'anno passato con tre vittorie e otto podi totali, ma ha pagato il calo avuto nella seconda metà di stagione, dove è spesso finito ai limiti della top ten - se non addirittura fuori. Una discontinuità che ha pesato nella lotta al titolo con un implacabile Acosta: per Tony, dunque, è fondamentale fare tesoro dell'esperienza acquisita nel 2023 per non ripetere gli stessi errori. Seppur senza Acosta, il Campionato si preannuncia molto combattuto, con una concorrenza più agguerrita che mai (a partire proprio da un altro spagnolo, Aldeguer): vietato, dunque, commettere errori.
Vietti, Canet… e non solo
Tra i nostri connazionali, vi sono grandi aspettative anche su Celestino Vietti, fresco di passaggio nel team Red Bull KTM Ajo. Undicesimo al termine dell'ultima giornata di test a Jerez, il pilota piemontese è apparso sorridente e felice del passo mostrato nella simulazione di gara. Un aspetto incoraggiante in vista della prima gara stagionale.
Attenzione anche ad Aron Canet: lo spagnolo, da quest'anno in forza nel team italiano Fantic Racing, ha chiuso i test in quinta posizione a poco più di un decimo dal leader Aldeguer, mostrando un passo gara interessante. Da lui ci si aspetta molto, soprattutto dopo le buone prestazioni dello scorso anno, a cui però è sempre mancata la vittoria; una “ciliegina sulla torta” che potrebbe arrivare quest'anno insieme a Fantic, una squadra che punta in alto dopo un 2023 incredibile. Che sia la combinazione giusta per fare bene?
Infine, occhi puntati anche su Joe Roberts e Manuel Gonzalez, rispettivamente secondo e terzo nei test di Jerez. Per l'americano, alla sua ottava stagione nella classe intermedia del Motomondiale, è ora di dimostrare di essere davvero in grado di lottare per la vittoria, quanto meno delle singole gare, con costanza. Discorso diverso per lo spagnolo, alla sua quarta stagione in Moto2 (la terza "completa), pronto a fare il salto di qualità necessario per stare nel gruppo di testa. Sulla carta, appare invece più arretrato il Campione del Mondo Moto3 in carica Jaume Masia, in difficoltà nei test e alle prese con un non semplice adattamento alla nuova cilindrata.
Le novità di Pirelli e Prove Libere
Tra le novità della Moto2, spicca senza dubbio quella riguardante gli pneumatici: dal 2024, infatti, sarà Pirelli il fornitore unico di tutte le gomme della classe intermedia [oltre che di quella cadetta, ndr], prendendo così il posto di Dunlop. Dai test di Jerez sono giunte indicazioni interessanti circa la mescola dura portata dall'azienda italiana: a causa delle alte temperature dell'asfalto, la maggior parte dei piloti ha optato per la gomma hard, che si è dimostrata particolarmente efficace anche nel giro secco. Rimandato il giudizio sulla mescola morbida, di cui non è stato possibile valutarne l'effettiva efficacia nei test.
Inoltre, nel 2024 anche il programma del weekend della classe intermedia subirà una leggera modifica: come comunicato dalla Gran Prix Commission lo scorso novembre, in Moto2 e Moto3 la prima sessione di ogni fine settimana prenderà ufficialmente il nome di “Prove Libere”, con i tempi realizzati in questo turno che dunque non saranno più presi in considerazione per l'accesso diretto alla Q2. Una decisione, come si legge nel comunicato ufficiale, “presa sulla base delle richieste dei team Moto3™ e della maggior parte dei team Moto2™", che di fatto permetterà ai team e ai piloti di lavorare sulla messa a punto della moto con maggior serenità, senza l'obbligo di spingere al massimo già a partire dal venerdì mattina.
Giorgia Guarnieri
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