F1 | Gp Belgio, le pagelle ai protagonisti
Lewis Hamilton 10. Tanto da prendere a schiaffi quando è in giornata no (Sochi e Ungheria), tanto da elogiare quando è in super forma come sulle Ardenne. Pole position numero 68 che gli permette di eguagliare il primatista Michael Schumacher, con tanto di complimenti della famiglia via web, e gara tatticamente perfetta condotta dall'inizio alla fine. Si presenta a Monza da favorito grazie anche ad una Mercedes davvero al top.
Sebastian Vettel 9. In una gara dove la Ferrari doveva cercare di contenere i danni rischia addirittura di vincere. Al sabato, grazie soprattutto al compagno di squadra, conquista una fondamentale prima fila. In gara cerca in tutti i modi la vittoria tentando l'azzardo delle ultrasoft nell'ultima parte di gara ma deve accontentarsi del secondo posto che gli permette di presentarsi a Monza in ancora in testa al Mondiale.
Daniel Ricciardo 8. Riscatta alla domenica una qualifica che da più di qualche gara a questa parte lo vede abbonato alla sesta piazzola della griglia. Alla ripartenza dopo la Safety Car si fa beffe di Bottas e Raikkonen infilando entrambi e conquistando un meritato 3° posto. Se solo migliorasse in qualifica chissà dove lo potremmo vedere....
Kimi Raikkonen 7,5. Si sacrifica alla causa Ferrari in qualifica facendo sfruttare la propria scia a Vettel abortendo, di fatto, il suo tentativo. In gara ha un buono spunto allo start ma una penalità per eccesso di velocità in regime di doppie bandiere gialle gli preclude qualsiasi velleità di podio che, però, sfiora con una seconda parte di gara davvero magistrale.
Valtteri Bottas 5. Stranamente inconsistente e apatico non ne azzecca una in tutto il weekend a differenza di altri weekend dove era risultato vicinissimo (in alcune occasioni pure davanti) al suo teammate. Che il mancato rinnovo incominci a pesare nella sua testa?
Nico Hulkenberg 8. Altro piazzamento a punti per Hulk che dopo Barcellona e Silverstone conquista un altro ottimo 6° posto confermandosi sempre più un top driver.
Romain Grosjean 7,5. Sarà un caso ma con la power unit Ferrari evoluta il buon Romain ha ritrovato quella verve e quella competitività che lo riportano in zona punti dopo diverse gare sfortunate.
Felipe Massa 7. Rientra dopo il malore dell'Ungheria e picchia subito nelle FP1 buttando all'aria l'intero venerdì. Ma Felipe è pilota navigato ed esperto per abbattersi e, infatti, in gara conquista una zona punti davvero meritata.
Esteban Ocon 6. Buttare punti per battagliare con il proprio compagno di squadra non vanifica una gara comunque consistente per il giovane talento di casa Mercedes.
Carlos Sainz 6,5. Su una pista non propriamente congeniale alla sua Toro Rosso, lo spagnolo grazie alla strategia e alla sua caparbietà artiglia l'ultima posizione a punti utile.
Lance Stroll 5. Baku sembra lontanissima per il giovane canadese che ha il merito, se non altro, di non commettere errori su una pista tecnicamente molto difficile.
Danil Kvyat 4,5. Nemmeno in Belgio riesce a dare una svolta alla sua stagione orribile che lo vede distanziato di ben 32 punti dal compagno di squadra.
Jolyon Palmer 5,5. Dopo una discreta qualifica in gara non riesce a concretizzare il lavoro del sabato terminando al 13° posto. Anche per lui il confronto con il compagno è davvero impietoso.
Stoffell Vandoorne 5,5. Il suo weekend si apre con una caterva di penalità che pregiudicano, inevitabilmente, la sua gara. Ottiene il massimo ottenibile ma non può ritenersi soddisfatto.
Kevin Magnussen 5. Rischia di combinare un vero e proprio disastro poco prima della ripartenza. Costantemente dietro al proprio compagno di squadra si spegne man mano che passano i giri.
Marcus Ericsson 6. A differenza del compagno di squadra termina la gara ma la sua esperienza in Formula 1 potrebbe ben presto terminare con l'ingaggio da parte della Sauber di Leclerc.
Sergio Perez 4. Quando vede Ocon vede rosso. Risultato? Gara rovinata per entrambi ed ennesima lavata di capo da parte dei vertici della Force India.
Fernando Alonso 6,5. In perenne lotta psicologica con la Mclaren conquista la Q3 al sabato e la legittima nei primi giri di gara la domenica. Poi la pochezza della sua power unit lo fa ben presto retrocedere fino al mesto ritiro poco dopo la metà di gara.
Max Verstappen s.v. La sua gara dura solamente 8 giri a causa dell'ennesimo ritiro che getta nello sconforto i tanti tifosi olandesi presenti in circuito.
Pascal Wehrlein s.v. Il suo Gran Premio dura ancora meno giri del collega della Red Bull.
Vincenzo Buonpane