WTCR | Hungaroring: Tarquini sempre più lanciato in vetta al campionato
Gara-1. A partire dalla pole è il beniamino di casa Norbert Michelisz (su Hyundai BRC) che, al pronti via, perde la leadership a favore di Esteban Guerrieri (Honda Civic Type R del Münnich Motorsport), l’ungherese non molla la presa con i due che affrontano le prime due curve affiancati, all’esterno si affaccia anche Tarquini (Hyundai BRC). Ma ad approfittare delle sportellate è il francese del Münnich Motorsport Yann Ehrlacher che, partito dalla quinta piazza, conquista la leadership senza più mollarla, a seguire il suo team-mate Guerrieri, Yvan Muller abile a districarsi nel parapiglia iniziale, solamente quarto Michelisz chiamato ad un pronto recupero. A lasciare subito la compagnia è Filippi (su Leon Cupra) spedito in testacoda in curva uno, mentre nella seconda tornata medesima sorte per Tom Coronel (su Honda Civic Type R). Il duo di testa del Münnich Motorsport prende il largo con l’argentino che non riesce a costruire una manovra di sorpasso ai danni del francese, mentre la lotta per il terzo posto è sempre più accesa: Michelisz cerca di sferrare l’attacco a Muller in curva uno, del quinto passaggio, ma il francese, da esperto della categoria, usa tutta la sua classe per tenerlo a bada. Prima manche stregata per le due Alfa Romeo Giulietta by Romeo Ferraris con Morbidelli e Giovanardi che si sono ritirati, rispettivamente, al quinto e nono passaggio in seguito ai danni riportati nelle lotte in retrovia. Nel penultimo passaggio Norbi manda in visibilio il suo pubblico superando di potenza Muller sul rettilineo principale, conquistando, così, il terzo gradino del podio. Quinto posto al bravo Rob Huff (su Volkswagen Golf) che, nonostante un problema al freno, è riuscito a tenere a bada Tarquini, bel risultato anche per il debuttante Dániel Nagy sulla Hyundai del M1RA settimo al traguardo. Bella rimonta da parte di Jean Karl Vernay (su Audi) da undicesimo ad ottavo, solamente nono Björk (su Hyundai dell’Yvan Muller Racing) a chiudere là top-10 Bennani su Golf.
Gara-2. È Rob Huff a partire dal palo, grazie alla griglia invertita ed alla squalifica comminatagli a Tassi, l’inglese è autore di una partenza regolare e mantiene subito dietro la wild-card Nagy sulla Hyundai del tram M1RA. Ottimo lo start di Tarquini che, partito ottavo, supera subito gli avversari tra cui Thompson; anche Ehrlacher cerca di sopravanzare Szabo. Il primo ad alzare bandiera bianca è l’alfiere della Cupra Pepe Oriola. Gran bella rimonta da parte di Norbert Michelisz che, in virtù della griglia invertita, partito decimo risale fino alla settima posizione negli scarichi di Bennani. Guerrieri cerca di insidiare il terzo posto di Muller che, di mestiere, lo difende con i denti, stesso discorso per la lotta al vertice con Huff che è chiamato a resistere ai ripetuti attacchi di Nagy. Finalmente, all’ottavo passaggio, Michelisz riesce a superare Bennani guadagnando la sesta posizione; nel mentre le due Honda Civic Type R del Münnich Motorsport di Ehrlacher e Thompson si ritirano. Al nono giro Tarquini riesce ad avere la meglio su Guerrieri acciuffando la quarta piazza. Buona la rimonta del campione in carica della TCR International Series Vernay che finisce la gara decimo in scia a Szabo.
Ennesima gara corsa nelle retrovie per le due Alfa Romeo con Giovanardi diciannovesimo e Morbidelli ventitreesimo, i due sono anche stati autori di un contatto fratricida.
Gara-3. Ancora una pole per il pilota di casa Michelisz e, nuovamente, il pilota ungherese non è riuscito a farla fruttare: a scattare meglio allo spegnimento dei semafori è Tarquini che prende il comando delle danze; mentre Bennani, in curva due, viene spedito nella via di fuga, Muller riesce a sopravanzare Ehrlacher guadagnando il quarto posto. Ad Esteban Guerrieri, a causa di una partenza anticipata, viene inflitto un Drive Through. Nel secondo passaggio un contatto fra Coronel, Szabo e Panis spedisce quest’ultimo a bordo pista costringendo l’ingresso della Safety Car per recuperare la vettura. Alla ripresa delle ostilità l’argentino del team Münnich è costretto a scontare la penalità lasciando il terzo posto nelle mani di Muller; ad animare la gara ci pensano Shedden (Audi) e i due alfieri della Peugeot Homola e Comte in lotta per la tredicesima posizione. Un cattivissimo Thed Björk, partito dalla ventesima piazza, supera di forza Vernay acciuffando la nona piazza. Ma un forte scroscio d’acqua costringe i commissari a sospendere momentaneamente , con bandiera rossa, la gara, fermi sulla griglia di partenza i piloti hanno deciso, visto l’allontanarsi della perturbazione, di restare su gomme slick. Ennesima ripartenza in regime di Safety Car ed ennesimo allungo di Tarquini che controlla tutti negli specchietti retrovisori fino alla bandiera a scacchi. A seguire la tripletta Hyundai è il francese, nonché nipote di Yvan Muller, della Honda di casa Münnich Motorsport Ehrlacher, ottimo quarto Lessennes, quinto posto per il bravo pilota di casa Nagy.
Un trionfale Gabriele Tarquini esce sempre più lanciato in vetta al campionato complice, però, un BOP (Balance Of Performance) troppo benevolo nei confronti delle Hyundai e penalizzante nei confronti di altre vetture (vedi Audi); a svettare nella classifica riservata ai team è l’italiana BRC.
Prossimo appuntamento dal 10 al 12 maggio sulla mitica Nordschleife meglio conosciuta come l’Inferno Verde, appena prima della partenza della famosa 24 Ore.
Michele Montesano