F1 | AlphaTauri: Red Bull esclude la vendita
Secondo una comunicazione pubblicata via social dai canali AlphaTauri, Red Bull ha escluso la vendita della scuderia con base faentina di F1, smentendo le voci, girate durante i tre giorni di prove in Bahrain, di una possibile valutazione di procedere in tal senso da parte del gruppo austriaco.
Il comunicato
[embed]https://twitter.com/AlphaTauriF1/status/1630887062285983744[/embed]Nella nota rilasciata sui canali social della scuderia, leggiamo le parole di Franz Tost (team principal AlphaTauri): "Ho avuto alcuni incontri molto proficui con Oliver Mintzlaff, il quale ha confermato che gli azionisti non venderanno la Scuderia AlphaTauri e che Red Bull continuerà a supportare il team in futuro. Tutti queste speculazioni non hanno fondamenti e la scuderia deve rimanere focalizzata sulla partenza della stagione, per migliorare i risultati rispetto all'anno scorso."
Speculazioni e poi smentite
La dichiarazione di Franz Tost, con la nota degli incontri assieme al direttore amministrativo Red Bull, segue a breve distanza le speculazioni sul futuro della "scuderia sorella" della Red Bull. Leggendo la dichiarazione con più spirito critico, potremmo dire che Tost va ad evidenziare dei concetti già chiari da tempo, ovvero che sul medio termine il progetto AlphaTauri in F1 va avanti.
Gli interrogativi però rimangono. Con la dipartita di Dietrich Mateschitz è venuto meno lo "sponsor" principale del progetto. A valle di questa mancanza di spinte hanno cominciato a prendere forma tutta una serie di interrogativi sui costi di gestione della scuderia e, soprattutto, del "ruolo" che questa ricopre nell'universo Red Bull legato alla F1.
Scenari possibili e scenari reali
Del resto gli scenari aperti dalle recenti speculazioni prevedono o una rilocazione dell'intero team in Gran Bretagna o la vendita ad una terza parte. L'idea di trasferire tutto in Gran Bretagna, per quanto AlphaTauri attinga già da Red Bull per alcune parti della vettura (nominalmente quelle per cui non conviene fare sourcing dalla "casa madre" vengono prodotte internamente), non è credibile per una lunga serie di motivi (logistici e sportivi in primis).
La vendita ad una terza parte potrebbe rappresentare una via oggettivamente percorribile, tuttavia possiamo azzardare che una vendita in blocco di AlphaTauri non abbia le caratteristiche di un affare a buon mercato. Realisticamente AlphaTauri continuerà ad agire in F1 come "vetrina" per il brand fashion della Red Bull e magari tornerà a ricoprire il ruolo di scuderia junior. Probabilmente i risultati che i faentini otterranno in pista da qui in poi daranno le informazioni necessarie per comprenderne il futuro nel Circus.
Luca Colombo