La MotoGP torna in pista dopo una settimana di pausa al Red Bull Ring. Prima dell'azione in pista il GP d'Austria ha riservato a Marc Márquez una conferenza stampa speciale, annunciata ieri. Il pilota Repsol Honda è tornato per la prima volta nel paddock dopo il quarto intervento, parlando della sua condizione fisica e del progetto per il 2023.

L'ITER DOPO L'INTERVENTO

Nella prima parte della conferenza stampa i colleghi hanno chiesto al pilota di ripercorrere il percorso fatto in queste settimane. "Prima di decidere di operarmi è stato molto difficile: stavo correndo e mi facevo delle domande riguardo la mia competitività. Non capivo se ero io il problema oppure la moto, ma ancora oggi sono la miglior Honda in classifica. Al Mugello ho finalmente annunciato la mia decisione. Per ora mi sento molto bene: sto facendo degli esercizi che prima erano impossibili da fare. Settimana prossima ho un check importante e saprò se potrò aumentare il peso."

"Le prime sei settimane dopo l'intervento non ho mosso il braccio. Le due settimane successive ho iniziato a muoverlo per poi iniziare ad allenarmi con elastici e pesi leggeri. Sono conscio dell'importanza della riabilitazione ma non ho fretta di ritornare in moto. Non si può aspettare di essere al 100% per tornare su una MotoGP."

LA SITUAZIONE IN HONDA

Nella conferenza stampa prima del GP d'Austria Marc Márquez ha parlato della situazione di Honda dal Mugello in poi e cosa serve per tornare al top: "Honda è in un momento difficile con tutti i piloti: questo significa che il progetto non è all'altezza. Non ho provato gli ultimi aggiornamenti: fino al Mugello non riuscivo ad estrarre il potenziale dalla moto. Ora il problema più grande non è la moto, bensì il progetto."

"Dobbiamo lavorare tutti nella stessa direzione, cercherò di aiutare il team. Sono stato fuori sia nel 2020 che nel 2021 ed ogni volta che sono tornato mi sono trovato spaesato, quindi questa volta cerco di stare a contatto con il mio team. Voglio essere coinvolto nel progetto."

L'EVOLUZIONE DELLA MOTOGP ED I TEAM EUROPEI

Marc Márquez è stato il primo a riconoscere il grande lavoro svolto dalle case europee (Ducati e Aprilia su tutte, ndr) in questi ultimi anni. Il pilota pensa che anche le case giapponesi debbano adattarsi all'evoluzione della MotoGP: "I team europei stanno lavorando in maniera diversa rispetto a noi. Honda sta lavorando molto ultimamente ma devono imparare ad organizzarsi meglio. Abbiamo sempre più gare e meno test: deve esserci più sintonia tra il team in pista e gli ingegneri in Giappone. Vogliamo vincere il campionato, quello è l'obiettivo principale."

"Non voglio dire che Honda debba lavorare come i team europei, ma la MotoGP sta cambiando: bisogna adattarsi e migliorare. Ho piena fiducia in Honda, mi sono operato per tornare al top con Honda. Per raggiungere questo obiettivo dobbiamo lavorare tutti insieme. Voglio una moto vincente: il vecchio stile della moto non sta funzionando perché il campionato e le moto cambiano. Non sono un ingegnere, io posso solo dare un feedback."

Valentino Aggio

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