Al Salone dell'auto di Ginevra non poteva mancare la nuova Alfa Romeo Giulia. Negli ultimi mesi si erano rincorse voci a proposito di un probabile rinvio del lancio, ma è stato tutto smentito. Alla kermesse più attesa d'Europa per le quattro ruote, la casa del Biscione sta esponendo quattro esemplari della sua ultima nata che potrà essere ordinata dal prossimo 15 aprile. Il grande pubblico finalmente può vedere i tre allestimenti della vettura che gli alfisti aspettano da anni: Giulia, Super e Quadrifoglio.

Gli appassionati possono scegliere addirittura tra 6 configurazioni di propulsori: 2.2 litri Diesel da 150 cv e 180 cv, con cambio sia manuale a 6 marce che automatico ad 8; un 2 litri benzina da 200 cv con trasmissione automatica ed il poderoso 2.9 V6 biTurbo da 510 cv con cambio manuale e rigorosamente benzina. Il motore a gasolio è il primo della storia del Biscione ad essere interamente in alluminio con questo tipo di combustibile. Nello specifico questo ha il sistema di iniezione MultiJet II con Injection Rate Shaping con pressioni di 2.000 bar. Il diesel, ma anche il benzina intermedio, sono a 4 cilindri in linea.

Il design della nuova Giulia rispecchia la tradizione Alfa e si presenta con una linea filante e sportiva. Il ruolo dei gruppi ottici ormai è fondamentale nell'economia dell'estetica di qualsiasi vettura, ma di un'Alfa ancor di più. Sono in molti a cercare paragoni con le vetture del passato e sono in molti ad associare il profilo a goccia a quello della Giulietta Sprint di qualche anno fa. Al posteriore i fari regalano un tocco prezioso, mentre all'anteriore sembrano voler divorare la strada. I due terminali di scarico al posteriore danno un'idea di potenza controllata che magari una coppia ravvicinata, come negli anni 70/80, non avrebbe reso allo stesso modo. Il passo della nuova Giulia è il più lungo della categoria e questo a tutto vantaggio dell'abitabilità e dell'agilità di marcia per via degli sbalzi contenuti.  

Gli ingegneri dell'Alfa Romeo hanno distribuito i pesi in maniera ottimale sui due assali in modo che le nuove sospensioni brevettate portino ad una sensazione di guida unica. Per questa vettura, infatti, è stata adottata una soluzione nuova con un doppio braccio oscillante all'avantreno per uno sterzo definito "semi-virtuale". Al retrotreno, invece, ci sono sospensioni multilink a 4 bracci e mezzo. Non solo meccanica pura, ma anche riduzione del peso grazie all'adozione di materiali leggeri, quali la fibra di carbonio, l'alluminio, i compositi e le materie plastiche.

Così come vuole la tradizione Alfa Romeo, la Giulia è il giusto connubio di soluzione tecniche all'avanguardia per divenire il benchmark del segmento. A tal proposito va ricordato il nuovo impianto frenante denominato IBS (Integrated Brake System) ma anche la tecnologia Torque Vectoring che ripartisce la coppia alle ruote a seconda delle necessità. Particolarmente apprezzato dagli addetti ai lavori è l'Active Aero Splitter, la regolazione della deportanza in base alla velocità.

L'attesa è quasi finita per gli alfisti che vorranno scrivere la propria storia di automobilisti aggiungendo un altro esemplare del Biscione. Speriamo che rispecchi le aspettative. 

Fabrizio Crescenzi