F1 | Analisi di metà stagione: Alpine nella terra di mezzo
La prima parte di stagione di Alpine nel campionato 2023 di F1 è stata deludente, soprattutto vista la crescita di quella che l'anno scorso era la loro diretta rivale, McLaren, oltre alla stupefacente Aston Martin.
Up&Down
Alpine è sempre stata ai margini della zona punti cogliendo come massimo risultato, se escludiamo il podio di Ocon a Monaco (l'unico up visto fino ad ora), un settimo posto. I risultati al di sotto delle aspettative hanno portato un cambio nei piani alti, a partire dall'amministratore delegato Laurent Rossi, sostituito con Philippe Krief. Tra le sue colpe c'è anche quella di aver allontanato Alain Prost, che recentemente lo ha definito un leader arrogante ed incapace.
Fuori anche il direttore sportivo Alan Permane e il team principal Otmar Szafnauer. Pat Fry a fine stagione passerà in Williams. Apripista di questo esodo la gestione del mercato piloti nel 2022, nonostante la line-up attuale del team sia comunque di ottimo livello. L'anno scorso, nel tentativo di far rimanere il due volte campione del mondo Fernando Alonso, hanno perso il loro talento Oscar Piastri, senza comunque riuscire a trattenere Fernando in squadra.
Vettura
L'A523 si è dimostrata una vettura incapace di puntare al quarto posto nel Costruttori, obiettivo dichiarato dalla compagine transalpina. Secondo Alpine il distacco dalle altre vetture dipende dall'unità motrice che, nonostante il congelamento delle PU, è triplicato dallo scorso anno, passando da 10 cv ad addirittura 30 cv in meno. Se la F1 Commision valutasse positivamente la richiesta di Alpine per lavori di bilanciamento delle prestazioni, i transalpini potrebbero lavorare sulla PU, per quanto i conti parlano di un miglioramento possibile stimato in 8 cv.
Al momento Alpine è "sola" nella terra di mezzo, troppo lontana per avvicinarsi al livello dei team che si giocano il podio, ma ben superiore alle quattro scuderie che seguono. La squadra francese, infatti, è sesta nei costruttori con 57 punti in totale. Pesano in classifica e sul morale gli incidenti in partenza dell'Australia e dell'Ungheria, che hanno visto coinvolte entrambe le vetture.
I piloti
Il tanto bistrattato Esteban Ocon, in questa prima parte di stagione, ha dimostrato di essere un ottimo primo pilota per un team di centro classifica, in virtù della sua costanza. Dopo un inizio di stagione sfortunato, Esteban ha ottenuto uno splendido podio in quel di Monaco difendendo la sua terza posizione, dalla quale partiva. Seppur senza acuti, la striscia positiva è continuata in Spagna e in Canada con due ottavi posti. A Silverstone si è ritirato per una perdita d'olio, mentre in Ungheria è stato coinvolto in un incidente in partenza con anche il compagno di squadra. Infine torna a punti in Belgio, conquistando un buon ottavo posto, che gli permette di superare Oscar Piastri in classifica generale. Il francese è, infatti, decimo con 35 punti all'attivo.
Pierre Gasly arrivava in Alpine dopo più di tre anni spesi nuovamente in AlphaTauri, dopo la parentesi in Red Bull nel 2019. Pierre si è dimostrato subito all'altezza, ottenendo punti sia in Bahrain che in Arabia Saudita. In Australia, dopo una gara incredibile con i top della categoria, è stato costretto al ritiro per un contatto con il compagno di squadra alla terza ripartenza da fermo. Va a punti in America, Monaco, Spagna ed in Austria. Si è ritirato, invece, a Silverstone per dei danni dopo un contatto e in Ungheria per colpe non sue. La vera ciliegina sulla torta è arrivata in condizioni miste a Spa-Francorchamps, in cui ha ottenuto un ottimo terzo posto nella sprint race, guadagnando tre posizioni al pit stop. Il francese è dodicesimo in classifica con 22 punti, 13 meno di Ocon.
Prospettive future
Nella seconda parte di stagione ci si aspetta un grosso miglioramento da parte di Alpine, che consenta al team francese di giocarsela con le scuderie davanti, nella speranza di poter agguantare un ulteriore podio. Si richiederà anche un aumento complessivo delle prestazioni di Gasly, che ha ancora margini di miglioramento considerando che è al suo primo anno con il team francese.
Francesco Sauta