Già, perchè la situazione per quanto riguarda il recupero di Wehrlein appare tutt'altro che definita. Come dichiarato ieri nell'incontro con i media sul circuito di Montmelò, il tedesco si sottoporrà ad un controllo medico a Zurigo nel corso del prossimo weekend, il quale darà un'indicazione in merito alla sua presenza nei test della prossima settimana. Senza contare il fatto che occorrerà il necessario nulla-osta da parte dei medici della FIA per ricevere il definitivo via libera: perchè in caso di esito di negativo, per Giovinazzi potrebbero addirittura spalancarsi le porte verso Melbourne.

In attesa di sviluppi, Antonio ha oggi percorso 67 giri al volante della monoposto elvetica, siglando l'ottavo tempo di giornata: peccato per il guaio verificatosi sulla Power Unit in mattinata che lo ha costretto ai box per diverse ore, altrimenti il totale dei passaggi sarebbe potuto essere ancora più corposo. Ma ecco le sue prime dichiarazioni a caldo rese al termine dei test: "In mattinata abbiamo avuto alcuni problemi ma nel corso del pomeriggio abbiamo in gran parte recuperato il programma previsto. Sono contento del lavoro effettuato, soprattutto perchè era la mia prima volta in un test ufficiale di Formula 1: abbiamo effettuato sia prove di long run che di simulazione qualifica, dunque il riscontro è senz'altro positivo. In precedenza avevo provato con il simulatore Ferrari, ma a una volta a bordo si avverte tantissimo grip soprattutto nelle curve veloci, senza contare la possibilità di frenare tardissimo e l'accelerazione incredibile, soprattutto per me che arrivo dalla GP2. E' stato un test davvero importante per me, anche per capire in quale direzione lavorare per quanto riguarda la mia forma fisica".

Un aspetto al quale tutti i piloti stanno dedicando particolare attenzione, visto l'incremento prestazionale garantito dalle monoposto 2017: "L'allenamento è sempre molto importante, anche se una volta in macchina siamo sottoposti a sollecitazioni diverse ed il collo ne ha un po' risentito. Però non mi sento affatto lontano dalla condizione ideale". Il tutto in attesa di capire cosa potrà accadere da qui a Melbourne: "Adesso voglio concentrarmi su questo test, dopodiché come è arrivato a sorpresa quest'ultimo, potrà arrivare qualsiasi altra cosa".

Anche perchè gli obiettivi, nella sua carriera, Antonio li ha raggiunti con il lavoro, la dedizione e una grande forza di volontà: "La Formula 1 rappresenta il mio sogno sin da bambino e quindi farò di tutto per poterlo raggiungere a pieno titolo". Un sogno che adesso, più che mai, sembra davvero essere a portata di mano.

Da Barcellona - Marco Privitera