Credits: Ducati Team Kagayama
Credits: Ducati Team Kagayama

Era solo questione di tempo, ma finalmente è arrivata: Ducati conquista anche il Giappone nel JSB1000, la massima serie nipponica. Il Team Kagayama con la Panigale V4R guidata da Ryo Mizuno ha primeggiato a Motegi, marcando così la prima vittoria di un costruttore non giapponese nel All Japan Road Race Championship.

Ducati conquista il Giappone: vittoria mai in discussione

Nel corso della stagione JSB1000 Ryo Mizuno e Ducati sono andati vicini al primo successo in svariate occasioni, così come testimonia il cammino nella stagione del #3. Partito dalla pole position, il pilota del team guidato dall'ex pilota WorldSBK Yukio Kagayama ha perso la leadership nelle prime curve ai danni di Kohta Nozane. Il pilota giapponese, conosciuto per i suoi trascorsi tra WorldSBK e Moto2 con il supporto di Yamaha, in questa stagione ha cambiato “casacca” firmando con Honda e correndo per il team Astemo Honda Dream. Nozane ha avuto un ottimo spunto dalla prima fila dello schieramento, presentandosi primo in curva 1. 

Il sogno del #32 è durato solo poche curve: Mizuno si è ripreso subito la testa, scavando un solco giro dopo giro nei confronti della coppia di Yamaha guidate dal campione in carica Katsuyuki Nakasuga ed il compagno di box Yuki Okamoto. I due ufficiali di Iwata hanno perso parecchio tempo a combattere con Nozane per i due posti rimanenti sul podio, agevolando così a Mizuno la fuga verso una vittoria storica. Le due Yamaha chiudono il podio, Nozane è 4° davanti alla GSX di Takuya Tsuda. 

Credits: Ducati Team Kagayama

Ducati-Re Mida: ora la sfida è Suzuka

Cosa c'è di meglio di andare a vincere “a casa loro”, come si suole dire: probabilmente nulla. Ducati è partita da Borgo Panigale conquistando sia MotoGP che WorldSBK, prendendosi la scena mondiale e non solo. Vincere in Giappone, terra che trasuda motociclismo da tutti i pori, per giunta nel campionato giapponese; è senza prezzo. La Paginale V4R è Re Mida: trasforma in oro tutto ciò che tocca, a testimonianza anche del grandissimo lavoro svolto da Paolo Ciabatti: spostato dalla MotoGP, Ciabatti si è fatto carico dell'impegno off-road e nei campionati nazionali. Nelle ultime due settimane Ducati ha debuttato in MXGP ad Arnhem con Antonio Cairoli, nella Domenica successiva conquista la prima vittoria in Giappone. 

Qual è il prossimo passo, allora? Semplice, la 8 ore di Suzuka. La storica corsa appartenente al EWC è la più prestigiosa dell'anno per i costruttori giapponesi, da sempre vincitori sull'ottovolante di proprietà di Honda. Già in questa stagione Ducati si è presentata con il Team Kagayama, ma la line-up dei piloti non era il massimo che Borgo Panigale possa offrire: insieme a Mizuno c'erano Hafizh Syahrin e Joshua Waters. Syahrin è il maggior rappresentante del marchio italiano nel Asia Road Race Championship (ARRC), mentre Waters corre nel ASBK. Se Ducati si dovesse presentare alla classica giapponese in forma ufficiale, non è esclusa la partecipazione di piloti MotoGP e WorldSBK, compatibilmente con i rispettivi calendari. Francesco Bagnaia non ha mai nascosto di voler gareggiare a Suzuka: Honda deve cominciare a tremare.

Valentino Aggio

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