Domenica 15 Marzo parte ufficialmente a Melbourne la nuova stagione di Formula 1. Un campionato che ha già riservato diversi colpi di scena ancora prima di iniziare, con il misterioso incidente di Alonso durante i penultimi test a Barcellona, il ritorno alla “vita” della Manor e la contesa dell'ultim'ora tra Van Der Garde e la Sauber. Ma in attesa della prima gara stagionale, andando indietro nel tempo si può notare come nel corso della sua lunga e affascinante storia la Formula 1 abbia spesso riservato copioni emozionanti ed esiti imprevedibili già dal primo appuntamento stagionale, capaci di sovvertire i pronostici della vigilia grazie a Gran Premi talvolta incerti e rocamboleschi. Sicuramente in Mercedes staranno già...toccando ferro, ma nell'attesa dello spegnimento dei semafori andiamoci a gustare cinque precedenti particolarmente indicativi sotto questo punto di vista.

Gp Argentina 1977. Il primo episodio da raccontare riguarda l'incredibile vittoria al debutto della Walter Wolf Racing nel 1977, in occasione del Gran Premio d'Argentina. La scuderia era stata creata soltanto sei mesi prima dall'omonimo magnate austro-canadese: la WR1, prima vettura creata dal team e progettata da Postlethwaite, venne equipaggiata con motori Ford Cosworth DFV e con gomme Goodyear. L’unico pilota schierato dalla scuderia fu il sudafricano Jody Scheckter: nella prima gara sul circuito di Buenos Aires, partito dalla 10° posizione, quest'ultimo approfittò dei diversi ritiri causati perlopiù dal caldo riuscendo a vincere la gara. La Walter Wolf Racing diventò così la terza scuderia a vincere al proprio debutto assoluto in Formula 1: prima di lei solo l’Alfa Romeo nel Gran Premio di Gran Bretagna 1950 (prima gara iridata della storia) e la Mercedes nel Gran Premio di Francia del 1954 erano riuscite nell’impresa. Dopo questa vittoria, la Wolf riuscì a ripetersi in altre due occasioni prima di chiudere i battenti già al termine della stagione 1979. Una vittoria alla prima gara tanto repentina quanto quella che sancì l'uscita dal Circus.

Gp Sudafrica 1982. Cinque anni dopo la vittoria della Wolf andò in scena, stavolta in Sud Africa, il primo (e per ora unico) sciopero indetto dai piloti di Formula 1. La protesta venne indetta a causa delle nuove norme introdotte nella nuova superlicenza: tra i punti maggiormente discussi vi erano i seguenti, ai quali i piloti si sarebbero dovuti attenere:

1) “I am committed to the above team to drive exclusively for them in the FIA Formula 1 World Championship until the 19xx.”

2) – “I will do nothing which might harm the moral or material interests or image of International Motorsport or the FIA Formula 1 World Championship.”

In poche parole essi impedivano ad un pilota di cambiare team durante una stagione negandogli la libertà di gestire autonomamente i propri contratti e la propria carriera. La norma venne contestata già in inverno da Niki Lauda (al suo ritorno in Formula 1 con la Mclaren), Didier Pironi e Gilles Villeneuve (in qualità di rappresentanti della GPDA) e nuovamente fu messa al centro dell'attenzione nel primo appuntamento del 1982. Il mercoledì i piloti tentarono nuovamente una mediazione, contestando le norme approvate senza ottenere risultati, e decisero quindi di recarsi al Sunnyside Park Hotel di Johannesburg, dove cominciarono lo sciopero in un salone dell’albergo, bloccando l’ingresso con il pianoforte della sala che fu suonato nel corso dello serata da De Angelis insieme a Gilles, mentre Didier Pironi continuava a trattare con Balestre per la revoca delle norme contestate. Mass e Fabi abbandonarono subito la protesta, ma altri piloti rimasero a scioperare dentro la hall dell'albergo dormendo su delle brandine. Alla fine i piloti sciolsero lo sciopero e corsero la gara, con la pole realizzata da René Arnoux su Renault e la gara che venne vinta dal suo compagno di squadra Alain Prost. Dopo la gara, i piloti furono multati di 10.000 dollari e subirono la sospensione di tutte le licenze per correre. Prima del Gran Premio del Brasile, la Corte di appello della Fisa ridusse la multa a 5000 dollari revocando la norma che tante polemiche aveva suscitato. Una gran bella vittoria di tutti i piloti, per un inizio di stagione rimasto unico nella storia.

Gp Brasile 1989. Andando avanti di altri sette anni ci si ritrova in Brasile, con Nigel Mansell vincitore al debutto sulla Ferrari dotata del nuovo e innovativo cambio semi-automatico. La pole position fu conquistata da Ayrton Senna, che però alla partenza perse la prima posizione a favore di Patrese, per poi subito dopo entrare in collisione con Berger compromettendo così la gara sua e del pilota austriaco. Alle spalle dell'italiano si piazzarono quindi Nigel Mansell e Alain Prost: questa classifica rimase invariata fino al 16° giro, quando Patrese venne superato dal Leone che si portò al comando, cedendolo in occasione della seconda sosta a favore del francese per soli due giri, prima del sorpasso decisivo che consentì al ferrarista di tagliare per primo il traguardo conquistando un successo insperato. Prima vittoria in Ferrari per Mansell e primo successo per una vettura dotata del cambio semi-automatico al volante, un'innovazione che segnò un profondo cambiamento nel mondo della Formula 1.

Gp Brasile 1994. Scorrendo in avanti la lancetta del tempo ci ritroviamo al primo appuntamento della stagione 1994, che sarà purtroppo segnata dal tragico Gran Premio di San Marino e dalla morte di Ayrton Senna e Roland Ratzenberger. La prima gara della stagione, disputatasi sempre in Brasile (ma stavolta a San Paolo anziché a Rio), vide Ayrton Senna, alla sua prima uscita con la Williams dominatrice delle due precedenti stagioni, partire in pole position nella gara di casa. Il primo appuntamento di quella stagione coincise anche con il ritorno dei rifornimenti in gara e la messa al bando degli aiuti elettronici sulle monoposto, nel tentativo di ridare un peso maggiore ai piloti rispetto a quello ormai predominante assunto dalle monoposto. Scattato dalla pole position, Ayrton Senna prese immediatamente il comando della corsa, mentre Jean Alesi sorpassò Michael Schumacher autore di una brutta partenza, ma già al secondo giro capace di riprendersi la posizione sul francese e di mettersi in scia al brasiliano. Al 24° giro rientrarono per il pit stop sia Ayrton che Michael, con i meccanici Benetton che si rivelarono più rapidi di quelli Williams, consentendo a Schumacher di superare Ayrton ai box. Dopo questo cambio al vertice, il tedesco iniziò ad accumulare un certo margine rispetto al suo diretto inseguitore prima della seconda sosta. Da quel punto in avanti, Ayrton iniziò lentamente a recuperare terreno nei confronti del tedesco, con i due piloti intenti a viaggiare ad un ritmo indiavolato ed in grado addirittura di doppiare il terzo in classifica Damon Hill, compagno del pilota brasiliano. Dopo pochi giri, però, Ayrton finì la sua gara in testacoda, lasciando campo libero alla vittoria di Michael Schumacher per la delusione delle migliaia di tifosi brasiliani giunti a Interlagos per sostenere il proprio idolo. Una vittoria, quella del tedesco, che avrebbe rappresentato l'inizio di una nuova era per la Formula 1.

Gp Australia 2009. L'ultima gara che andiamo a passare in rassegna è il Gran Premio d'Australia 2009 con l'esordio subito vincente della Brawn GP, nata dalle ceneri della scuderia Honda che a fine 2008 aveva deciso di abbandonare il Circus. Le monoposto si rivelarono subito molto veloci già nei test e scatenarono diverse polemiche a causa dei diffusori posteriori, ma le accuse di irregolarità furono rigettate dalla FIA. Dopo aver conquistato la pole position, Jenson Button partì in scioltezza, mentre il suo compagno Barichello rimase coinvolto in un incidente con altri piloti e fu costretto a rimontare. Dopo il rientro ai box della Safety car, causata dal pilota giapponese Kazuki Nakajima andato a sbattere contro un muretto, Button continuò a mantenere la testa della gara, mentre Barichello proseguì la sua rimonta arrivando fino alla quarta posizione. A quattro giri dalla fine, Sebastian Vettel si toccò con Robert Kubica in un tentativo di sorpasso ai danni del polacco, causando il nuovo rientro della Sefety Car che rimase fino al traguardo. Grazie a questo incidente, la Brawn realizzò nella sua prima gara una doppietta storica e a fine stagione sarebbe diventata la prima scuderia a vincere il Mondiale al proprio esordio. A fine 2009 la scuderia fu acquistata dalla Mercedes, dominatrice della passata stagione e che anche quest'anno sembra pronta ad imporre la propria supremazia in Formula 1. Chissà se anche la prima gara della stagione 2015 ci riserverà qualche sorpresa come nei cinque che abbiamo qui ricordato: soltanto Domenica conosceremo la risposta.

Chiara Zaffarano

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