F1 | Il 2025 che verrà (...e che è già qui)
Con le gomme ancora ferme, vale la pena fare una disamina tecnica preliminare della F1 2025, con il Circus già proiettato nel 2026
Siamo nel 2025 da poco meno di una settimana e manca circa un mese e mezzo ai primi giri di pista delle nuove monoposto per la sessione di test pre-stagionali, quest'anno limitata (…e sai che novità) ad una “chiamata” unica di tre giorni in Bahrain. In questi giorni il mondo della F1 sta sparando le sue migliori cartucce per quanto riguarda il traino più squisitamente narrativo della silly season, focalizzando l'attenzione sui cambi di bio operati dai piloti sui profili social con la formuletta del “Formula 1 driver for (inserire link al profilo della scuderia di appartenenza)”.
La domanda fondamentale
La centrifuga mediatica ovviamente ha trovato una trazione incredibile dalla “storia” di Lewis Hamilton, pilota Ferrari idealmente dallo scoccare della mezzanotte a capodanno. Anche noi di LiveGP.it abbiamo cavalcato l'onda del momento: il casco rosso e l'analisi delle parole rilasciate su LinkedIn, alla stregua di un…impiegato che ha cambiato datore di lavoro. La scarica di adrenalina e di buoni propositi relativi ad un nuovo percorso lavorativo vanno certamente vissute e tenute da conto, ma al contempo dovremmo porci una domanda: Ferrari riuscirà a fornire a Lewis una monoposto per vincere?
Lasciando da parte il tema Hamilton con Ferrari, il quesito ha un valore di carattere generico, visto che non è mai successo che un pilota abbia vinto con una monoposto costantemente inferiore alla concorrenza diretta. Non lo ha fatto nemmeno Max Verstappen nel 2024 perché, diciamolo, Red Bull Racing non ha schierato una monoposto palesemente superiore alla concorrenza in maniera costante, tuttavia ha creato un'ottimizzazione con le capacità dell'olandese, che ha guidato in più occasioni la vettura vincente. Attenzione: questo non sminuisce di una virgola l'annata maiuscola del pilota di Hasselt.
Le regole tecniche
Uno dei fattori già consolidati del Campionato di F1 2025 riguarda il Regolamento tecnico, che rimarrà sostanzialmente lo stesso del 2024, in attesa del deciso cambio a livello propulsivo e telaistico del 2026. Con l'attuale generazione di monoposto, combinata con le restrizioni sui test e i calendari di gara infiniti, abbiamo imparato che, per le scuderie che puntano dalla vittoria, è imperativo fare bene da subito. Le perdite di tempo accumulate e gli inciampi non valutati nelle attività di questa fase stagionale (definizione del progetto, produzione e stesura del programma di sviluppo) si pagano cari.
In termini di prestazioni e di come si disporranno le forze in campo sarà ancora possibile tirare fuori un coniglio dal cilindro per la stagione alle porte? Quanto sia ancora esplorabile l'universo tecnico dell'attuale configurazione tecnico-regolamentare rimane una questione la cui risposta si trova solo ed esclusivamente negli uffici tecnici, ma difficilmente possiamo pensare a bacchette magiche che risolvano dall'oggi al domani problematiche maggiori. Al cinema direbbero che il cielo è il limite, che è una metafora molto calzante alla realtà se il cielo fosse fatto di dollari.
Non sarà il budget cap a costituire questo cielo allegorico, ma un più prosaico conto della serva relativo alle varie attività industriali da applicare ad un progetto complesso come quello di una vettura di F1, conto per il quale, teoricamente, ha più efficacia un investimento sul regolamento che verrà e i suoi “territori inesplorati”. Nel 2026 la F1 eseguirà una sterzata tecnico-regolamentare decisa, per quanto non storica come l'introduzione delle unità propulsive turbo-ibride del 2014 e il ritorno indietro di quarant'anni delle lancette aerodinamiche, con la reintroduzione del canale Venturi sul fondo delle monoposto.
Cosa fare?
Le ultime tre discontinuità regolamentari (datate 2009, 2014 e 2022) hanno visto, nel momento in cui il Circus ha fatto il suo ingresso nelle “nuove ere”, cambi al vertice piuttosto decisi nei rapporti di forza tra le scuderie, quindi è chiaro che preparare meglio le novità di…dopodomani potrebbe comportare dei risultati che possono avere anche una durata estesa. In realtà bisogna disputare un campionato, quello di quest'anno, che assegnerà gloria e (soprattutto) denaro a chi riuscirà a portare a casa il risultato. A questo punto cosa aspettarsi dall'attuale panorama della massima Formula nel 2025, incatenata ad un lungo calendario Mondiale e con regole molto restrittive per quanto riguarda potenziali voli in avanti dal punto di vista della ricerca e sviluppo di un progetto?
Abbiamo vissuto una situazione per alcuni punti simile nel 2021, ma senza cambi decisi nelle richieste concettuali del nuovo regoalamento e senza le limitazioni dei “gettoni” spendibili per gli aggiornamenti tecnici dell'anno in corso. Con l'ingresso nel 2025 è coinciso il via libera per i lavori mediante simulazione CFD (computer fluid-dynamics) e attività in galleria del vento per lo sviluppo delle monoposto 2026, secondo una serie di finestre temporali concesse e normate (assieme alle percentuali di tempo stabilite per le attività annuali di sviluppo in base al posizionamento nell'ultimo Costruttori) dal regolamento stesso.
Virtualmente, fino all'ultimo giorno dell'anno 2024, attività legate alle vetture del 2026 non erano consentite, ma chiaramente un lavoro di modellizzazione sarà già stato portato avanti da gran parte delle scuderie. Per dirla in maniera più semplice: Aston Martin ha acquistato Adrian Newey con l'obiettivo di mandarlo in “giro" nel territorio inesplorato del nuovo regolamento, piuttosto che metterlo dietro alla correzione delle problematiche attuali (retaggio del 2024), sulle quali avrà anche un impiego temporalmente limitato, visto il periodo di gardening leave da osservare.
Il nostro pronostico…per ora
A gomme ferme, non abbiamo idea di quali saranno i valori in campo per il 2025. Diciamo, tuttavia, che nella vita può succedere di tutto, ma considerando una mera strategia di maturazione dei progetti e concetti attualmente attivi, teoricamente, la questione mondiale per il 2025 dovrebbe essere un gioco a tre limitato a McLaren, Red Bull Racing e Ferrari. Queste tre, a seconda di come si evolverà la trama del 2025, hanno capacità finanziaria e capitale umano per gestire il progetto attuale e il progetto della monoposto 2026 tranquillamente. Poi, sarà la “storia” del Campionato a far decidere quando “mettere giù la penna” per il 2025 e imboccare la via del 2026.
Dal punto di vista della tensione sportiva, potremmo essere davanti ad una stagione molto interessante. Ammesso e non concesso che, tecnicamente, nessuna delle tre scuderie precedentemente menzionate imbocchi la via di svarioni spettacolari, un'eventualità sempre possibile, come il team di Milton Keynes insegna.
Luca Colombo