In Bahrain la prima sessione di libere è pressoché inutile: al sole del pomeriggio la pista è bollente e sporca, dunque serve tempo per gommare il circuito e aspettare la sera. Quando si fa sul serio e il cronometro dà indicazioni più veritiere è la Ferrari a mettersi in evidenza, piazzando i propri piloti in prima fila al termine di una sessione ricca di azione in pista con tutti i piloti impegnati a sfruttare al massimo l'opportunità di prova serale: l'unica di fatto disputata alla stessa ora in cui scatteranno sia la qualifica che la gara. 

Ferrari dunque davanti a tutti con Valtteri Bottas al terzo posto davanti a Lewis Hamilton: per la Mercedes un distacco pesante, oltre il mezzo secondo. Dietro invece, ancor più staccati, i due piloti Red Bull. I primi sei sono racchiusi in un secondo e ben delineati a testimoniare i valori in campo fra i tre top team per lo meno per quanto riguarda la simulazione di qualifica dato che sul passo gara invece, pur essendo competitiva, la Ferrari sembra essere dietro alla Red Bull, mentre Mercedes è apparsa come al solito temibile con gomma soft. Una situazione nebulosa e ingarbugliata in cui l'affidabilità sarà determinante, come sa bene Max Verstappen rimasto a piedi a causa di problemi elettrici sulla sua vettura durante la prima sessione. Kimi Raikkonen ha dovuto parcheggiare invece la sua SF71-H a bordo pista sul finire delle Fp2 in seguito ad un problema di fissaggio dell'anteriore destra durante l'ultimo pit stop.

Quello dell'affidabilità è un problema che preoccupa un po' tutti i team, come testimoniato dalle ampie modifiche ai cofani motore per aiutare l'evacuazione del calore ed il raffreddamento delle power unit e dei sistemi frenanti, molto sollecitati sul circuito di Sakhir. Salgono le temperature nei box così come in pista, dove ci si giocherà la qualifica per una gara prevista su due soste, in cui la gestione delle gomme in particolare supersoft sarà determinante ma non certo facile. Pirelli conferma infatti che quello del Bahrain è l'asfalto più abrasivo di tutto il campionato, e dunque trovare il bilanciamento tra gestione del passo e prestazione non sarà facile, soprattutto con le coperture più morbide. 

Intanto il paddock si interroga sulle proposte di Liberty Media per il futuro della Formula 1 a partire dal 2021: si è parlato di riduzioni dei costi delle power unit, aumento della potenza e del rumore, incrementare il numero di sorpassi e attrarre nuovo pubblico e nuovi team e costruttori. Innovazioni interessanti e obiettivi ambiziosi, ma solo idee per ora ancora troppo vaghe e poco dettagliate per valutarne la fattibilità. Si tratta di temi validi per iniziare una discussione tra le parti, ma si prospetta una negoziazione difficile considerata l'annunciata opposizione dei team maggiori, che già guardano con diffidenza la proposta di una redistribuzione dei proventi tra i vari team, tema questo che senz'altro scatenerà le proteste più veementi e si scontrerà con le posizioni più intransigenti delle squadre che già hanno espresso la loro posizione in merito. Ferrari in primis.

 

di Stefano De Nicolo'