F1 | GP Monaco, gara: neanche la pioggia ferma Verstappen
Un GP di Monaco reso incredibilmente pazzo dalla pioggia caduta a trenta giri dalla fine ha visto trionfare ancora una volta Max Verstappen. L’olandese della Red Bull ha portato veramente al limite la sua vettura, guidando per un paio di passaggi anche con le gomme medie sul bagnato. Secondo ha chiuso un Alonso che ha tanto da recriminare, dopo che il team lo ha costretto ad una sosta in più del rivale per montare le gomme intermedie. La Ferrari, dal canto suo, sembra aver perso un'altra grande occasione per ottenere almeno il podio.
Max vs Nando, duello sul filo del rasoio
Sin dalle prime fasi di gara, è risultato chiaro come il discorso per la vittoria fosse ristretto ai due piloti di testa, Verstappen e Alonso. L’olandese è scattato bene, tenendosi fuori dai guai alla St. Devote e iniziando a martellare su ritmi difficili da mantenere per gli altri, costantemente sul crono di 1.17. Con le gomme medie, Verstappen ha costruito un gap importante sul rivale, che invece montava le hard.
Al giro 52, quando la pioggia è cominciata a cadere copiosa sul Principato, ecco l’episodio che molto probabilmente ha deciso la gara. Mentre Max continuava la sua corsa, Alonso è stato richiamato ai box, ma incredibilmente il team Aston Martin ha optato per montare ancora coperture da asciutto anche se medie. Nella zona del Loews, però, la pista era completamente bagnata, ed è subito risultato visibile come continuare in quella situazione con le medie fosse assolutamente insensato.
Due giri più tardi, quindi, entrambi i battistrada si sono fermati per montare gomme intermedie, ideali in questa situazione. Qualche secondo di apprensione lo ha vissuto Verstappen verso la fine della gara, quando la sua Red Bull ha iniziato a scivolare al posteriore. Il due volte Campione del Mondo ha comunque controllato la situazione, nonostante un paio di contatti leggeri con le barriere.
Ocon torna a podio, Ferrari e Leclerc poco competitivi
Il terzo gradino del podio è andato meritatamente ad Esteban Ocon. Il francese della Alpine non ha mai avuto il ritmo per andare a impensierire i primi, Verstappen in particolare, ma è stato bravo a difendersi dagli attacchi degli avversari alle sue spalle, Carlos Sainz in primis. Lo spagnolo ha provato a passarlo prima in pista alla Chicane del Porto, e poi ritardando la sosta di un giro. Entrambe le mosse, però, non hanno sortito alcun effetto. Ocon ha quindi meritatamente blindato la terza posizione, anche grazie ad un errore di George Russell.
A proposito della Ferrari, oggi solo Sainz è sembrato avere il ritmo per lottare per il podio. Il team però ha aspettato un giro di troppo a chiamarlo ai box, e lo spagnolo ha commesso un errore al Mirabeau che lo ha relegato dietro anche al team mate Leclerc. Alla fine, il sesto posto del padrone di casa e l’ottavo di Sainz sono veramente poca cosa in confronto alle roboanti dichiarazioni della vigilia.
Ai piedi del podio hanno chiuso le due Mercedes, con Russell che nel finale ha anche dovuto scontare una penalità di cinque secondi, terminando dietro al team mate Hamilton. In una Monte Carlo così caotica, da sottolineare l’arrivo a punti di entrambe le McLaren, in forma smagliante sul bagnato, con Norris 9° e Piastri 10°.
In una pista dove non sembrava il favorito, dove il team mate (16°) ha completamente perso la bussola, Max Verstappen ha ancora una volta imposto la propria legge. Complimenti a lui e a tutto il team Red Bull, ma anche ad Alonso e Ocon, fenomenali protagonisti di una gara d’altri tempi.
Nicola Saglia