Il gruppo delle vetture IndyCar la passata stagione in partenza a Mid Ohio.
Credits: IndyCar Official website

Nel weekend torna in pista la IndyCar, e lo fa su una delle piste che hanno fatto la storia della categoria: Mid Ohio. Sarà un fine settimana storico, che vedrà il debutto delle power unit ibride, con una componente elettrica che si andrà ad affiancare agli attuali propulsori endotermici. Sarà una sfida unica e importante per tutti i team, oltre che ovviamente per i due fornitori ufficiali Honda e Chevrolet, che negli ultimi mesi hanno lavorato a stretto contatto per portare a termine il lavoro di sviluppo iniziato già da qualche anno e che finalmente trova la sua applicazione in un weekend di gara. 

Il tracciato

Credits: IndyCar Official website

Situato a Lexington, nel cuore del Mid-West degli Stati Uniti, il Mid Ohio Sports Car Course è uno dei tracciati che hanno fatto la storia della IndyCar. Inaugurato nel 1962, con le sue pieghe insidiose e i suoi continui saliscendi è sicuramente uno dei circuiti permanenti più impegnativi e complicati da interpretare di tutto il calendario.

Il rettilineo dei box si conclude con la velocissima piega sinistrorsa di curva 1, che presenta un’ampia via di fuga in asfalto. Il successivo allungo conduce dritti alla staccata del tornante Keyhole, da percorrere in terza marcia prima di tuffarsi nel rettifilo successivo, il più lungo del layout. La staccata conclusiva è la più impegnativa: in discesa, immette nel complesso di curve di China Beach, caratterizzate dalle basse velocità e dai continui saliscendi. Qui la passata stagione ci fu il terribile volo di Simon Pagenaud, che ha praticamente messo fine alla carriera del francese in IndyCar. 

Successivamente arrivano le Esses ad alzare ancora la velocità, prima di arrivare nel complesso di Thunder Valley, in cui i guard rail scorrono vicinissimi ai piloti. In chiusura, il Carousel porta sull’ultima curva in corrispondenza dell’ingresso box, con un disegno che ricorda da vicino l’ultimo settore di Barber. 

Arrivano le power unit

Come già sottolineato, quello di Mid Ohio sarà un weekend storico per la categoria, con la discesa in campo delle power unit ibride. Una svolta che avrebbe dovuto segnare l’inizio della stagione, ma che è stata ritardata per consentire a Honda e Chevrolet di lavorare al meglio per risolvere i tanti problemi palesati nei test al termine della passata stagione. 

Si tratta di una tecnologia che ricalca quella utilizzata anche in F1, con la componente chiamata motor generator unit che in pratica va ad accumulare energia in frenata. Energia che viene raccolta nei pacchi batteria e poi sfruttata per dare più potenza al V6 bi-turbo 2.2 che equipaggia le Dallara. 

Tutti a caccia di Palou: gli orari

Con la vittoria ottenuta a Laguna Seca, Alex Palou è tornato leader del campionato, con 285 punti. Alle sue spalle, a quota 262, il primo alfiere Penske, Will Power, mentre l’altro pilota Ganassi con due vittorie, Scott Dixon, è terzo a nove lunghezze dall’australiano. Il duo Andretti formato da Herta e Kirkwood segue da vicino la top 3, mentre in sesta piazza troviamo Pato O’Ward, primo degli uomini McLaren. 

La gara di domenica sarà trasmessa in diretta da Sky Sport F1, con il commento in italiano, mentre tutte le altre sessioni saranno disponibili con il commento da parte dei colleghi americani sulla piattaforma IndyCar Live

Venerdì 5 luglio

FP1: 21.20-22.20 (diretta IndyCar Live)

Sabato 6 luglio

FP2: 16.50-17.50 (diretta IndyCar Live)

Q: 21.00-22.00 (diretta IndyCar Live)

Domenica 7 luglio

Warm up: 16.25-16.55 (diretta IndyCar Live)

Honda Indy 200 Grand Prix at Mid Ohio: 19.30-21.30 (diretta Sky Sport F1)

Nicola Saglia