Alla scoperta di Kevin Magnussen
21 anni appena compiuti, un titolo World Series by Renault 3.5 da poco conquistato e, soprattutto, un contratto da titolare in tasca per l'anno prossimo in Formula 1. E mica in una scuderia qualunque, ma nella McLaren: un sinonimo di successi, storia e tradizione. Kevin Magnussen non avrebbe potuto sperare in un 2013 migliore: il giovane danese, figlio d'arte (il padre Jan aveva guidato in Formula 1 per la Stewart e per la stessa McLaren), si è dapprima imposto con autorevolezza nell'impegnativo campionato organizzato dalla casa francese con la scuderia Dams, conquistandosi a suon di prestazioni la fiducia di Martin Whithmarsh, il quale ha messo da parte il malcapitato Sergio Perez per scommettere su questo scalpitante rookie. Ma chi è realmente Kevin Magnussen? Se lo chiedono in molti, visto che dall'anno prossimo sarà sicuramente tra i protagonisti del Mondiale, al volante di una McLaren vogliosa di riscatto. Proprio il team di Woking, a tale scopo, ha organizzato un simpatico botta e risposta tra gli appassionati e il pilota su Twitter, per consentire ai fans di scoprire qualcosa di più sulla scommessa che il team inglese si accinge a mettere in campo per l'annata 2014.
Cosa provi nel debuttare in Formula 1 con la McLaren e ad avere come compagno di team un pilota come Jenson Button? "Sono pronto ad imparare da Jenson: lui ha una grande esperienza e cercherò di trarre il massimo dall'opportunità di avere in squadra un grande pilota come lui".
Quali sono i stati i momenti chiave della tua carriera finora? "Vincere la WSR 3.5 quest'anno e diventare un pilota McLaren!"
Cosa ti eccita di più nel sapere che l'anno prossimo correrai in Formula 1? "Non una cosa in particolare, ma è l'intera sfida che mi affascina".
Visto che tuo padre Jan ha già guidato in passato per la McLaren, avverti una pressione aggiuntiva in questo senso? "Di sicuro sento la pressione, perché la McLaren è un top team e si aspettano grandi risultati da me, ma non perché ci abbia guidato mio padre!"
Qual è il tuo colore preferito? "L'oro".
Su quale circuito non vedi l'ora di gareggiare? "Suzuka: ha una grande storia e mi sembra il più spettacolare".
Cosa hai fatto dopo aver ricevuto la notizia che saresti stato tu a guidare l'anno prossimo? "Sono andato ad allenarmi".
Qual è la tua monoposto preferita di sempre? "La McLaren MP4/4, che vinse 15 gare su 16. Semplicemente fantastica".
Anche Hamilton ha debuttato con la McLaren. Potrai usare la sua stagione come un punto di riferimento? "E' positivo che ciò sia già avvenuto in precedenza: Lewis è un grande pilota".
Quale gara considererai "di casa" il prossimo anno? "Nessuna, sfortunatamente. Ma spero di vedere tanti tifosi danesi in giro per l'Europa. Il loro supporto per me significa molto".
Senna o Prost? "Senna!"
Cosa apprezzi maggiormente dell'Inghilterra? "Il cibo indiano. E la McLaren, naturalmente".
Preferisci dominare una gara o lottare per conquistare la posizione? "Fino a quando non è la P1, amo battagliare!"
Quali curve non vedi l'ora di percorrere con una macchina di Formula 1? "L'Eau Rouge, una curva fantastica, che potrebbe tornare ad essere una sfida emozionante con le monoposto 2014".
Hai già un disegno del casco che solitamente usi? "Di solito lo abbino ai colori della vettura".
Quali sono i tuoi hobbies, quando non corri? "Amo molto gli sport acquatici, in particolar modo lo sci d'acqua".
Insomma, un volto nuovo è pronto per affacciarsi al dorato (e crudele) mondo della Formula 1. Solo il tempo ci dirà se la McLaren, dopo aver pescato Lewis Hamilton, avrà vinto un'altra scommessa puntando sul talento di un giovane rookie.
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