F1 | Le pagelle di fine stagione: Mercedes male, ma non malissimo
Il Campionato 2024 di F1 vede Mercedes concludere in quarta posizione nel Costruttori, evidenza di una stagione non proprio competitiva
Esattamente dieci anni fa partiva la rivoluzione turbo-ibrida della F1 e Mercedes AMG si era presentata più pronta di altri sul fronte della nuova propulsione, facendo piazza pulita nei Mondiali e mettendo le basi per un lungo dominio tecnico, quasi incontrastato. Nel 2024 la scuderia di Brackley conclude quarta nel Costruttori, in un anno caratterizzato da luci e (molte) ombre, nonostante la capofila della classifica monti le unità propulsive uscite da Brixworth.
Complimenti alla McLaren…ma davvero?
Nonostante la W15 abbandoni il concetto di zero sidepod che aveva caratterizzato le monoposto Mercedes dal 2022 in poi, le problematiche relative all'estrazione del potenziale continuano a persistere durante la stagione. Nella fase centrale del 2024 pareva che a Brackley avessero trovato il bandolo della matassa, con le vittorie al Red Bull Ring, a Silverstone e la potenziale doppietta di Spa-Francorchamps. In realtà il filotto buono si chiudeva lì (escludendo l'uno-due di Las Vegas) e il riaggancio del podio nel Costruttori si allontanava nel momento in cui Ferrari dava una sterzata nel programma di sviluppo con le novità di Monza.
Sintetizzando la valutazione: la PU c'è (…ha vinto il Costruttori con McLaren), la monoposto un po' meno. Toto Wolff vede il bicchiere mezzo pieno (visto il risultato della PU), ma è chiaro che arrivare distanziato di quasi duecento punti nel campionato F1 da chi monta le stesse unità propulsive Mercedes sotto sotto un po' fa rosicare. In ogni caso i tempi sono cambiati anche per Toto, vista la non meglio precisata indagine FIA (vera o presunta) di inizio 2024 e la rottura del sodalizio con Lewis Hamilton, che avrà spezzato qualche equilibrio interno. Dare la sufficienza sarebbe un reato, ma non è nemeno giusto andare troppo in basso con le valutazioni.
Voto: 5,5.
George Russell: la maggiore età agonistica
Chi può giovare della fuoriuscita di Lewis Hamilton da Mercedes AMG è sicuramente George Russell, chiamato giocoforza ad essere il riferimento interno della scuderia. Il pilota britannico fa il suo, concludendo il Mondiale sesto con 245 punti, neanche a troppa distanza da Carlos Sainz. Considerando che il compagno di squadra ha corso da dimissionario, potremmo dire che avere collezionato giusto il 10% di punti in più rispetto a Lewis Hamilton sia il minimo sindacale. Se non ci fosse stato il pasticcio in Belgio, potenzialmente le vittorie sarebbero state tre durante il 2024, ovvero le stesse di Charles Leclerc. L'anno dell'ingresso nell'età adulta agonistica lo vede sempre con l'espressione da attore hollywoodiano, nonostante una tendenza (poco conosciuta eppure sembra spiccata) nel fare giochini politici pro domo sua. La buttiamo in politica anche noi? E allora andiamo di sei politico.
Voto: 6.
Lewis Hamilton: dimissioni e magia
Se vogliamo credere all'incredibile, allora lasciamoci trasportare sulle ali della narrazione epica riguardo alla scelta di Lewis Hamilton per il passaggio in Ferrari. Noi continueremo sempre a vederla come un passaggio dettato da mere condizioni contrattuali che Mercedes non era più disposta a proporre, ma tant'è. Con un carico pendente di queste dimensioni (tra l'altro giocato nel pre-season), Lewis Hamilton ha corso la stagione nella sgradevole posizione di separato in casa ed effettivamente lo score dimostra questa sensazione, così come qualche errore grossolano visto in pista. Il pilota inglese, tuttavia, mette in campo una giocata da vero artista del volante, trionfando a casa sua in quel di Silverstone, mandando in tilt qualsiasi applausometro e mandando in brodo di giuggiole la F1 e il mondo Mercedes, i quali tributano pure una passerella in quel di Abu Dhabi. Ma questo tipo di celebrazioni non sono mica riservate a chi si ritira? Nemmeno il mago Silvan faceva numeri di teatro così, quindi diamo un voto sulla fiducia.
Voto: 6,5.
Luca Colombo