LiveGP Award 2016: successo di Axel Bassani nella sezione moto
Il LiveGP Award per questa seconda edizione destinata alle moto passa dalla Romagna al Veneto e più precisamente in provincia di Belluno. Provincia che è dunque al centro dell’attenzione degli appassionati di motorsport, visto che su radio LiveGP, nel corso della puntata di 'Circus!', è stato premiato anche Andrea Fontana quale miglior driver italiano under 23. Durante la diretta di 'Motorbike Circus' è toccato invece ad Axel Bassani vincere la sfida che vedeva dodici agguerriti rider under 23 decisi a portarsi a casa questo ambito premio di fine stagione.
Una stagione incredibile per Axel Bassani, pilota del team San Carlo Puccetti Racing e prossimo protagonista in Moto2 con Speed UP al fianco di Simone Corsi, culminata con la vittoria del titolo Europeo Supersport (la vecchia Stock 600, ndr) nel fine settimana di Jerez de la Frontera. Tracciato di Jerez che lo ha visto prendere contatto con la moto con cui scenderà in pista nel 2017, data la chiamata nel Motomondiale che lo vedrà sfidare un suo “idolo”, ovvero quel Franco Morbidelli anch'egli candidato al LiveGP Award.
Nel corso della puntata 82 di 'Motorbike Circus' è stato quindi svelato il nome del vincitore, al quale abbiamo fatto anche qualche domanda di rito sul premio ma anche sul suo futuro: ecco le sue risposte.
Axel, complimenti per il successo nel LiveGP Award, premio istituito nel 2014 ed esteso l’anno scorso anche alle moto!
AB: Grazie mille, sono molto contento di aver vinto questa prova come miglior pilota italiano. E’ un onore per me e vi ringrazio!
Premio che rimane in Veneto ed in provincia di Belluno…
AB: Dopo Fontana nell’automobilismo sono contento che due bellunesi ce l’abbiano fatta a vincere e tenere alta la nostra provincia. Sono soddisfatto (ride)
Sei campione in carica dell’Europeo Supersport con il team Puccetti, che insieme a Kenan Sofuoglu ha fatto un’altra incetta di titoli...
AB: Manuel è un po’ di anni consecutivi che vince l’Europeo, l’anno scorso con Toprak e il team Italia, poi ha Kenan che in Supersport è il re, l’uomo da battere. Sono molto contento per Manuel e lo ringrazio molto per avermi preso dal trofeo Honda ed avermi portato all’Europeo e quindi a vincerlo. E’ una soddisfazione. L’anno prossimo faremo la Moto2, un’altra grande sfida e ci sarà da impegnarsi molto di più: vedremo come andrà...
In Moto2 avrai un coach niente male come Simone Corsi…
AB: Simone non lo conosco ancora bene perché ci siamo solo presentati, però così di primo impatto mi sembra una gran persona: umile, gentile, come pilota è molto forte e non vedo l’ora di iniziare e cercare di imparare il più possibile da lui per crescere e fare una buona stagione, per presentarmi poi al meglio l’anno successivo.
Che differenze hai trovato tra la Moto2 che guiderai l’anno prossimo e la tua Kawasaki dell’Europeo Supersport?
AB: Le differenze Supersport-Moto2 sono molte, le moto non si assomigliano per niente. Sono diversi telaio, gomme ed erogazione del motore. La moto è molto più rigida, ti dà meno sensazioni della Supersport, però riesci ad essere più scorrevole in curva, ha 20 cv in meno ma riesci comunque ad andare forte se sai come utilizzarla. Nei primi 4 giorni di test che abbiamo fatto in Spagna ho avuto un buon approccio e non vedo l’ora che arrivi febbraio per il primo test della stagione e vedere come va.
Hai fatto anche un incidentino niente male…
AB: (ride) Lì sono rimasti tutti impressionati ma non è stato nulla di che. Sono arrivato in staccata, ho frenato, mi si è chiuso il davanti, pioveva, la moto sul bagnato non rallenta e quando ha preso quel poco di sabbia ha rotolato e per sfortuna si è incastrata nella casetta (dei commissari di percorso, ndr). Era una banale chiusura di anteriore…
Abbiamo parlato di Corsi come tuo mentore per il prossimo anno: hai un pilota al quale ti ispiri anche come stile di guida da quando hai cominciato la carriera?
AB: Ah beh... (ride) il pilota preferito è Valentino e penso sia quello un po’ di tutti, no? Come stile di guida cerco di copiare Marquez, visto che sono molto "giù" dalla moto come lui, mentre in Moto2 il pilota che guardo sempre è Franco Morbidelli. Lui ha fatto la mia stessa strada (vinto l’Europeo ed è andato in Moto2) quindi il pilota a cui mi ispiro è proprio Franco e spero un giorno di arrivare dove è lui.
Te lo ritroverai da avversario l’anno prossimo…
AB: Beh sì, fa un po’ strano vedere che quelli che osservavi in televisione quando sali in moto sono lì con te. Credo che sarà una bella sensazione guidare con i più forti al mondo e sarà bello poter imparare tanto da loro e cercare di crescere.
Che cosa ti aspetti dalla prossima stagione?
AB: Aspettarsi...niente di particolare, perché so che corro con i più forti al mondo. Mi aspetto di crescere durante la stagione e cercare di fare il meglio. Sarà una stagione di transizione, per poi potermi presentare al meglio l’anno successivo.
Il tuo circuito preferito?
AB: Tra quelli che ho fatto quest'anno Jerez, poi in assoluto il Mugello...quindi direi prima il Mugello e poi Jerez!
Avrai la fortuna di tornarci con la Moto2 l’anno prossimo…
AB: Eh sì, è la gara che ci è mancata di più quest’anno, è una pista mitica.
La vittoria del LiveGP Award magari può essere di buon auspicio per la prossima stagione, chissà...magari per un bel duello al Mugello con Morbidelli…
AB: Eh magari, sarebbe una bella cosa. Sperando che continui questa onda di positività tra la vittoria dell’Europeo e adesso il LiveGP Award. Speriamo continui anche il prossimo anno…
Marco Pezzoni