Pilota Ferrari dal 2007, Gianmaria Bruni potrebbe vedere il proprio futuro lontano da quello del Cavallino. Nell’estate 2015 era arrivata la firma del rinnovo per altri cinque anni, fino al 2020, mettendo fine a numerose indiscrezioni che lo davano in Porsche già dalla scorsa stagione. Ma sappiamo benissimo come i contratti possano essere soggetti a risoluzioni, e questo è il motivo per il quale sarebbero stati chiamati in causa i legali del pilota romano.

Secondo fonti teutoniche, a rifarsi sotto ancora una volta è la Porsche. La divisione sportiva della casa di Zuffenhausen, guidata dal Dr. Frank-Steffen Walliser, avrebbe gli occhi puntati su di lui per completare la propria driver line-up. Infatti, esclusa quella LMP1 (già al completo), rimarrebbe quella GTE Pro da ultimare, nonostante i già ufficializzati Richard Lietz, Michael Christensen e Frederik Makowiecki, oltre alla possibile presenza di Sven Muller.

Nella stagione 2016, in cui ha debuttato la nuova 488 GTE, Bruni ha contribuito alla vittoria del titolo costruttori GT, oltre a conquistare una vittoria assieme a James Calado alla 6 Ore del Nurburgring. Non è facile prevedere come andrà a finire. La sensazione è che la Ferrari potrebbe rimanere orfana del proprio pilota di punta. A gettare ulteriori dubbi riguardo la sua permanenza sono le assenze del pilota romano collezionate alle Finali Mondiali di Daytona dello scorso dicembre e ai test organizzati dalla Michelin ad Abu Dhabi di questa settimana, in cui hanno partecipato tutti e tre i costruttori GTE gommati con i pneumatici francesi.

Matteo Milani

 

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