Credits: Bonora Agency | Ph. Micaela Naldi
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Da +26 a +7: il Gran Premio di San Marino MotoGP non ha di certo sorriso a Jorge Martín. A differenza del rivale Francesco Bagnaia ad Aragón, nessuna caduta per il leader del mondiale. Il pilota Prima Pramac Racing ha commesso un errore di valutazione in condizioni di pioggia che gli è costato molto caro.

L'errore

È il 6° giro del Gran Premio di San Marino: una forte pioggia si abbatte sul “Marco Simoncelli” di Misano. I piloti rallentano vistosamente la propria azione, così come si alzano decisamente gli angoli di piega. Il meteo, che aveva minacciato acqua per tutta la Domenica romagnola, sembrava essersi finalmente deciso. Tutti decidono comunque di rimanere in pista nonostante le condizioni avverse, nella speranza di un breve scroscio: tutti, nel gruppo di testa, tranne Jorge Martín. Il leader del campionato, che in quel momento si trovava in 2ª posizione dietro al rivale Francesco Bagnaia, ha imboccato la corsia dei box per cambiare moto, pronta in configurazione da bagnato. Avanti veloce di solo qualche passaggio, ecco che il #89 si presenta nuovamente lungo la pit-lane per cambiare nuovamente Desmosedici GP24: questa volta, però, gli uomini Prima Pramac Racing sono tutt'altro che lesti. La moto è spenta e il madrileno perde ulteriore tempo, finendo 15° e rientrando proprio alle spalle di Bagnaia, ma da doppiato.

Jorge Martín ammette la foga nella decisione

In una situazione così delicata, Jorge Martín si trovava nella posizione migliore possibile: appena alle spalle di Bagnaia, che quindi era obbligato a prendere una decisione, mentre il #89 poteva agire di conseguenza: “È stato un chiaro errore di strategia - ammette subito Martín ai microfoni di SKY Sport MotoGP - Avessi avuto chiaro le condizioni dei minuti successivi, probabilmente non mi sarei fermato”. Con i “se” e con i “ma”, purtroppo, i mondiali non si vincono: “Avrei dovuto aspettare e seguire Pecco [Bagnaia, ndr]: me ne rendo conto e lo accetto”.

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La colpa, però, non è solo di Martín: è plausibile come la comunicazione tra pilota e squadra non ci sia stata o, perlomeno, non sia stata efficace. Questo lo ammette il pilota stesso: “Avrei dovuto parlare di più con il team prima della gara. Bisogna avere le idee più chiare di fronte a delle situazioni così difficili: quando sei in moto è difficile gestire il tutto perché succedono molte cose”.

Situazione compromessa, ma c'è fiducia

Dopo la seconda sosta per ritornare con le gomme da asciutto, la gara di Jorge Martín era praticamente finita. L'iridato Moto3 2018 ha lottato con Maverick Viñales, reo dello stesso errore di strategia, per difendere il 15° posto che gli fa smuovere la classifica di un solo punto: “Ho cercato di dare il massimo, anche se non volevo prendermi rischi. Ero dietro ad un gruppo di piloti ma io ero doppiato: non volevo prendere bandiera nera”.

Nonostante questo brutto scivolone, lo spagnolo ha ancora molta fiducia: “Sono veloce e penso che oggi me la sarei potuta giocare con Pecco. Ho perso la lotta in questa gara, ma nel mondiale siamo ancora molto vicini. Dopo un weekend puoi essere a +20, -5 o +10: l'importante è rimanere sempre vicini”.

Valentino Aggio

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