Con una prestazione perentoria Max Verstappen ha conquistato il GP d'Austria, portando a cinque il numero dei suoi successi stagionali. Dietro all'olandese della Red Bull, sempre più leader della classifica iridata, Valtteri Bottas e Lando Norris hanno completato il podio, mentre non ha festeggiato nel migliore dei modi il fresco rinnovo di contratto con la Mercedes Lewis Hamilton, solo 4° al traguardo. Ma vediamo i voti ai protagonisti del Gp d'Austria, nona prova del Mondiale 2021 di Formula 1.

Max Verstappen 10. Gli aggettivi per descriverlo sono praticamente finiti. In qualifica non è perfetto rischiando di vedersi soffiata la pole position da Norris. In gara, una volta tenuto a bada il pilota della McLaren, è una passerella finale fino alla bandiera a scacchi. La sosta supplementare in più è un bello schiaffo alla concorrenza e certifica il dominio assoluto dell'olandese nel weekend.

Valtteri Bottas 8,5. Da quando le voci sul suo futuro si sono intensificate, il suo rendimento è progressivamente aumentato. Magari non basterà per salvargli il sedile, ma il suo secondo posto nel GP d'Austria era il massimo che poteva fare.

Lando Norris 9. Strepitoso il weekend del simpatico (ma velocissimo) pilota inglese che, dopo l'ottima P2 in qualifica, rischia già allo start di insidiare la prima piazza a Verstappen. Viene penalizzato per il contatto con Perez, perdendo la posizione nei confronti delle due Mercedes, salvo poi riprendersi quella su Hamilton conquistando un podio che lo mantiene a pochi punti dalla terza piazza nella classifica iridata.

Lewis Hamilton 5. Non festeggia nei migliori dei modi il fresco rinnovo biennale con la Mercedes. In qualifica finisce quarto dietro anche alla McLaren di Norris, poi in gara sembra spento perdendo la posizione sull'inglese e sul compagno di squadra a causa di un problema al suo retrotreno causato da un passaggio troppo aggressivo su un cordolo. La sensazione è che, a livello psicologico, stia pagando dazio allo strapotere della Red Bull e di Verstappen.

Carlos Sainz 8. Effettua una prima parte di gara decisamente in difesa, ma con una gestione eccellente delle gomme hard. Dopo quasi 50 giri, monta le medium e incomincia a risalire la china agganciando il trenino formato da Leclerc e Ricciardo, di cui si sbarazza a pochi giri dal termine. Per pochi decimi riesce a recuperare la posizione su Perez, chiudendo al 5° posto il suo GP d'Austria.

Sergio Perez 4,5. Butta via un possibile podio commettendo due leggerezze non da lui, in occasione del duello con Leclerc. Assodato che non ci sia stato dolo da parte del messicano, rimane il rammarico per quello che sarebbe potuto essere, visto l'enorme potenziale della sua Red Bull.

Daniel Ricciardo 7. In gara torna ad essere coriaceo e come lo conoscevamo, non permettendo, grazie anche alla power unit Mercedes, a Leclerc il sorpasso per parecchie tornate. Certo, terminare in P7 con il compagno sul podio non è il massimo per il morale, ma se non altro ha fatto vedere di essere ancora vivo.

Charles Leclerc 7. Scattando dalla P12, puntando più sulla gara, fin dalle prime battute si mette in modalità attacco per cercare di recuperare posizioni. Non vi riesce con Perez, che però per due volte lo porta fuori pista, e nemmeno con Ricciardo, motivo per cui dal muretto ordinano lo scambio posizioni con Sainz. Fa venire i brividi in un paio di situazioni in cui sembra speronare l'australiano della McLaren e Sebastian Vettel, ed è in qualche fase nella gestione gara dove il monegasco deve migliorare.

Pierre Gasly 7. Il suo GP d'Austria è piuttosto lineare ed il 9° posto finale gli lascia un pò di amaro in bocca, anche perchè scattando dalla P6 aveva sicuramente il passo per poter terminare qualche posizione più avanti.

Fernando Alonso 7. In qualifica gli viene rovinato il giro buono da Vettel. In gara si mette immediatamente in modalità rimonta, ingaggiando un bellissimo duello (vinto) con Russell per l'ultima posizione utile per i punti.

George Russell 8. Avrebbe meritato la zona punti che solo un coriaceo Fernando Alonso gli nega  a pochi passaggi dal termine. Ma la Q3 conquistata, e mettendo fuori entrambe le Ferrari a parità di gomma, vale da sola il passaggio automatico in Mercedes.

Yuki Tsunoda 4. Errare è umano, perseverare è diabolico. Evidente è un detto che in Giappone non si usa, visto il giovane pilota dell'Alpha Tauri viene sanzionato per ben due volte e sempre per lo stesso errore. Peccato perchè il potenziale per entrare in zona punti c'era eccome!

Lance Stroll 5. Gara incolore per il canadese della Aston Martin che, un pò colpe sue (vedi penalità per eccesso di velocità in pit lane), un pò per la strategia su gomme soft non riesce ad andare oltre alla P13 finale.

Antonio Giovinazzi 5,5. Anche il nostro Antonio deve fare mea culpa per qualche situazione gestita non al meglio e che ne pregiudicano inevitabilmente la gara, come la penalizzazione per un sorpasso in regime di Safety Car. Incolpevole, invece, nel contatto con Ocon nelle fasi iniziali.

Kimi Raikkonen 4,5. L'errore all'ultimo giro non è da Raikkonen. Peccato perchè con la sua solita e sapiente gestione gomme era riuscito a riscattare una qualifica non buona.

Nicholas Latifi 5. Non è che faccia poi così male. Il suo problema è avere un mostro come Russell all'interno del box.

Sebastian Vettel 6. Q3 conquistato al sabato, con relativa penalità per impeding su Alonso. In gara una strategia non propriamente azzeccata lo tiene poco fuori dalla zona punti, poi ci pensa Raikkonen, all'ultimo giro, a fargli terminare la gara nelle vie di fuga dopo curva 4.

Mick Schumacher 6. Il suo GP, quello con Mazepin, alla fine lo stravince. Ma con il "potenziale" della Haas attuale, è il massimo a cui ambire.

Nikita Mazepin 5. Non commette grossi errori a dire il vero, ma rischia di finire doppiato dal compagno di squadra, chiudendo il suo GP d'Austria a più di 50 secondi dal tedesco.

Esteban Ocon 5. Un altro weekend amaro per il francese dell'Alpine che viene eliminato nella prima fase della qualifiche, salvo poi percorrere pochi metri in gara e ritirarsi per il danneggiamento della sospensione destra in un contatto come Giovinazzi.

Vincenzo Buonpane

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