F1 | GP Messico, qualifica amara per le Rosse: lo scarso grip tradisce la Ferrari
Dopo la brillante prestazione ad Austin, le aspettative riposte sul duo Ferrari per la qualifica del Messico erano senza dubbio diverse. Entrambi i piloti hanno lottato con l’assetto della monoposto per tutto il fine settimana; qualche sbavatura da un lato del box e qualche inconveniente tecnico dall’altro hanno condizionato il risultato finale.
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La Ferrari esce ridimensionata dopo la qualifica del Messico: problemi tecnici ed errori relegano le due Rosse al sesto e al ottavo posto
Le due Rosse scatteranno domani dalla sesta e dalla ottava posizione, rispettivamente con Carlos Sainz e Charles Leclerc. Il pilota spagnolo ha rischiato di concludere la sua sessione già nel Q1, quando la parte elettrica della sua SF21 ha smesso di funzionare dopo la seconda uscita in pista. Il figlio d’arte è comunque riuscito a mettere una pezza, portando la vettura in sesta posizione al termine del turno. Un risultato che non entusiasma Carlos Sainz jr ma accoglie con soddisfazione dopo le varie sventure accusate durante il turno:
“P6 è un buon risultato dopo i problemi avuti”, ammette lo spagnolo. “E’ stata una delle qualifiche più difficile della mia vita, è successo di tutto ma devo ammettere che dopo le ultime libere avevo un feeling migliore.”
Leclerc ammette l'errore in Q3
Fa mea culpa Charles Leclerc, non riuscito a ottimizzare il potenziale della monoposto. Il pilota monegasco sarà chiamato domani alla rimonta scattando dall’ottava posizione, frutto di un giro certamente non perfetto nell’ultima parte del Q3: “Era un buon giro ma ho sbagliato nell’ultimo settore, la colpa è solo mia”, dichiara nel post qualifica il ferrarista. “Mi dispiace per il team perché ha fatto un gran lavoro sulla vettura dalle libere alla qualifica. Ho commesso molti errori per tutto il weekend, sono dispiaciuto e cercherò di imparare da questo.”
Il focus si sposta sulla giornata di domani, quando un Gran Premio ricco di incognite riserverà molteplici opportunità. A partire dal via con il ruolo che reciteranno le scie sul lungo rettilineo iniziale, così come la difficile gestioni delle componenti meccaniche, aspetto sottolineato anche da Mattia Binotto al termine della sessione.
Le Ferrari scatteranno a parità di strategia con gli avversari: Pierre Gasly partirà appena davanti a Carlos Sainz dopo aver dimostrato un gran passo gara il venerdì, altro rivale temibile sarà la McLaren di Daniel Ricciardo, posizionata a sandwitch tra le due Rosse. Le due monoposto di Maranello si dovranno affidare alla velocità di punta ritrovata grazie al nuovo motore evoluto, una carta importantissima da spendere nei primi metri della gara di domani, visto che tutti i primi otto della griglia di partenza saranno vincolati a partire con la gomma media usata in Q2.
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Samuele Fassino