Credits: Formula 1 / X.com
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L'argomento più caldo del post-gara di Spa-Francorchamps è indubbiamente la squalifica di George Russell, a cui è stata tolta la vittoria del GP Belgio per una vettura rilevatasi sottopeso di 1.5 chili ai controlli della FIA. Si può dire proprio che la storia si ripete, in quanto quella del britannico della Mercedes non è il solo episodio di una vittoria tolta nel post-gara sullo storico circuito belga.

Lewis Hamilton, che ha ereditato la vittoria da Russell, si era visto a sua volta tolto il successo del 2008 dopo una penalità di 25 secondi per guida pericolosa che lo aveva fatto scendere al terzo posto, consegnando la vittoria al ferrarista Felipe Massa. Ma l'episodio di cui vogliamo parlare è il GP Belgio 1994, quando Michael Schumacher subì lo stesso destino di Russell, seppur per motivi diversi.

Schumacher beffato da un pezzo di legno

Il Kaiser, allora sulla Benetton-Ford, partì dalla prima fila dopo le qualifiche bagnate e dominò la gara, tagliando la bandiera a scacchi con un vantaggio di oltre 30 secondi sul suo rivale Damon Hill della Williams-Renault. Per il tedesco sarebbe stata la sua ottava vittoria stagionale e un allungo importante nel Mondiale Piloti di quell'anno, ma ai controlli post-gara i commissari della FIA rilevarono un consumo sul fondo della vettura superiore al millimetro consentito dai regolamenti tecnici.

Flavio Briatore, allora team manager della scuderia, provò a giustificarsi dicendo che il consumo eccessivo dello skid block di legno era dovuto ad un fuoripista di Schumacher al giro 19 in seguito ad un testacoda in uscita dalla Fagnes (curva 12). Gli stewards, tuttavia, non reputarono tale reclamo ammissibile per via proprio del pattern dell'usura: c'era anche da dire che il rapporto tra il team Benetton e la FIA, causa anche i sospetti sulla presunta irregolarità della B194, non era proprio idilliaco.

Il rilancio di Hill nel Mondiale 1994

Damon Hill Williams Renault F1 GP Belgio 1994
Credits: Williams Racing / X.com

Di conseguenza Schumacher subì la sua seconda squalifica dell'anno dopo quella di Silverstone e la vittoria passò a Damon Hill che accorciò sul suo rivale a -19 in una corsa iridata che vedrà la sua conclusione nel discusso finale di Adelaide. Seconda posizione per Mika Hakkinen su McLaren-Peugeot, mentre Jos Verstappen sull'altra Benetton salì al terzo posto per conquistare il suo secondo ed ultimo podio di carriera.

Tra gli aneddoti di quella giornata di gara, ricordiamo la chicane messa all'Eau Rouge a seguito degli incidenti mortali di Ratzenberger e Senna ad Imola e Hill che seppe di aver vinto la gara solo all'aeroporto di Bruxelles, come spiegato da lui stesso tramite un post sul suo account X. Ultimo ma non ultimo, la squalifica di Schumacher portò l'italiano Gianni Morbidelli al sesto posto e alla conquista di un punto con la Footwork-Hart.

Andrea Mattavelli