F1 | GP Sakhir, l’analisi tecnica: alla scoperta dell’anello ad alta velocità
La F1 rimane in Bahrain sul circuito di Sakhir, ma con un layout completamente diverso: un anello ad alta velocità! Il penultimo appuntamento del mondiale 2020 presenta così una piacevole novità nel Circus della F1. Infatti a parità di location, appunto Sakhir, le monoposto dovranno affrontare un tracciato nuovo e atipico in una fascia oraria diversa dal solito. Quindi i punti di contatto con il weekend precedente restano minimi, fatta eccezione per le stesse mescole portate dalla Pirelli.
Sakhir e l’anello ad alta velocità
Il GP di Sakhir presenta un tempo di percorrenza abbondantemente al di sotto dei 55 secondi, una cosa pazzesca per le attuali F1. Inoltre è il circuito più breve del campionato, vista l’assenza di Montecarlo, ma anche molto impegnativo. Seppure le prime tre curve e l’ultima sono conosciute dai piloti, la parte centrale è totalmente inedita, composta da una diversa tipologia di asfalto e da cordoli alti. A differenza del weekend scorso questa volta le vetture dovranno avere un assetto da medio-basso carico, se non addirittura basso. Questo perché i rettilinei e le curve veloci la faranno da padrone, quindi i problemi di eccessivo scivolamento in curva saranno limitati. Anzi sarà vero il contrario, ossia sarà difficile gestire nella corretta finestra di utilizzo le mescole, poiché rischieranno di raffreddarsi sui rettilinei. Discorso simile per quanto riguarda l’impianto frenante poiché le curve impegnative saranno quattro, ma si rischierà di raffreddare troppo i dischi in rettilineo con il conseguente fenomeno della vetrificazione. Cosa non da poco: i piloti si troveranno a dover gestire una monoposto da basso carico impostando le stesse curve della settimana scorsa con traiettorie, o punti di corda, differenti. Vediamo come si sono preparati i team.
Mercedes
La novità in casa Mercedes non è a livello tecnico, piuttosto di organigramma. A sostituire il campione del mondo, positivo al Covid-19, sarà George Russell. Un grattacapo in più per i tecnici della Stella perché, oltre a rifare il sedile, si è dovuto tenere conto anche della differenza di altezza fra i due piloti. Infatti Russel è alto 185 cm contro i 174 di Hamilton, questione non di poco conto anche a livello aerodinamico. Infatti il sostituto, per avere più libertà di movimento all’interno dell’angusto abitacolo, sarà costretto a indossare un paio di scarpe di una taglia più piccola!Dal punto di vista prettamente tecnico le due W11 monteranno la scatola dello sterzo della monoposto della passata stagione (ingrandimento in rosso). Come a Portimão, anche a Sakhir quindi vedremo le due frecce senza il DAS (Dual Axis Steering). Visti gli obiettivi stagionali già raggiunti e il bando di tale soluzione per il 2021, è giusto che in Mercedes inizino a effettuare prove per il futuro. (Foto: @AMuS)
Ferrari
Anche per il team di Maranello la novità maggiore riguarda l’organigramma: è notizia recente dell’uscita di Simone Resta dalla Ferrari per approdare in Haas già da gennaio 2021 (LEGGI QUI). Il team di Maranello ha optato per un assetto più scarico per prediligere la miglior efficienza aerodinamica e velocità di punta. Nello specifico, l’alettone anteriore presenta gli upper flap con corda ridotta e discendenti verso l’esterno (ingrandimento freccia gialla), per incrementare il flusso (Outwash). Mentre il posteriore presenta un alettone con una corda ridotta (freccia verde), stile Monza, abbinato ad una Deck-Wing biplano per rendere più stabile il posteriore. (Foto: @ScuderiaFerrari)
Red Bull
Assetto da basso carico per le Red Bull RB15 con alettoni con corda ridotta. Confermato ancora l’alettone anteriore con soffiatura visto per in Turchia. Mentre al retrotreno si è visto un alettone posteriore con un mainplane leggermente a cucchiaio (freccia verde), dotato di vernice alla paraffina per studiare i flussi e l’efficacia della soluzione. In Red Bull sperano, con l’assetto e l’efficienza aerodinamica, di ricucire il gap di potenza nei confronti della Mercedes. (Foto: @AlbertFabrega)
McLaren
Gli sforzi in McLaren sono tutti votati per mantenere salda la terza posizione in classifica mondiale. Ma gli uomini di Woking devono prestare attenzione alla Racing Point e al suo motore Mercedes. La stessa Power Unit che equipaggerà il team inglese che quindi sta lavorando su due fronti. Nel frattempo nei box di Sakhir si è potuto osservare un musetto in carbonio nudo: con le trame delle “pelli” incrociate per aumentare la rigidezza complessiva della struttura e superare i crash-test. (Foto: @AMuS)
Racing Point
La Racing Point vuole giocarsi tutte le carte per ottenere un ottimo risultato su di un circuito, che sulla carta, la può premiare sul lato tecnico. Per questo non è stato lasciato nulla al caso e i tecnici hanno portato un nuovo alettone posteriore. A cambiare, in realtà, è solamente il profilo principale: ora a cucchiaio (freccia verde) per ridurre la resistenza all’avanzamento e garantire un buon grip aerodinamico sui tratti guidati. Anche il flap mobile del DRS (freccia rossa) presenta una corda leggermente incurvata e un taglio a V per ridurre la pressione. (Foto: @AlbertFabrega)
Haas
Anche nel team americano c’è la novità a livello di guida: con Pietro Fittipaldi chiamato a sostituire Roman Grosjean ancora in convalescenza dopo il terribile incidente di domenica. Il nipote d’arte, per ovviare alla potenza di una F1, ha utilizzato dei tamponi all’interno dell’abitacolo per alleviare il lavoro del collo. Infatti le forti accelerazioni verticali possono creare noia ai muscoli soprattutto se poco allenati, com’è il caso del giovane brasiliano.
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Articolo e grafiche a cura di Michele Montesano