Con una nota apparsa oggi sul sito, la Federazione Motociclistica Italiana ha sospeso tutte le attività fino al 27 aprile. Di conseguenza, slittano i primi round di CIV, Minimoto e Coppa Italia, in programma tra il 19 ed il 26 aprile.

Mancava un tassello al quadro dei campionati rimandati a causa dell’epidemia di Covid-19 che sta flagellando l’Italia, ed ora è arrivato. Slittano infatti anche i primi appuntamenti di Civ, Minimoto e Coppa Italia FMI in programma sul circuito di Misano.

IL COMUNICATO FMI

"A seguito del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante «Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19» (...) la Federazione Motociclistica Italiana, vista la persistente situazione sanitaria legata al crescente sviluppo dell’emergenza epidemiologica in atto sull’intero territorio nazionale, ha ritenuto di prorogare la sospensione delle attività.

Pertanto è stata disposta la proroga fino al 27 aprile 2020 incluso di tutte le misure e le disposizioni inerenti il provvedimento di sospensione delle attività federali, già diffuso, attraverso tutti i canali istituzionali".

SOSPENSIONI E DIVIETI

Queste nello specifico le attività che sono interessate dalla nuova sospensione:

– sospensione delle manifestazioni o competizioni sportive federali di ogni ordine e disciplina motociclistica, a livello nazionale e territoriale, fino al 27 aprile compreso. Delega ai Comitati ed alle Commissioni federali della riprogrammazione di tutta l’attività sportiva;

– sospensione delle attività che si svolgono sotto il coordinamento federale, compresi i raduni mototuristici, i corsi per Licenziati, le sedute di allenamento strutturato. Ad esempio: collegiali, stage, corsi a livello nazionale e territoriale fino al 27 aprile compreso;

– possibilità, sulla base del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 9 marzo, e salvo ulteriori provvedimenti delle Autorità competenti, per gli Atleti di Interesse Nazionale (PIN, Talenti Azzurri e piloti partecipanti a Campionati Nazionali e Internazionali), di svolgere attività di allenamento a carattere personale in forma non collettiva.

GLI ALLENAMENTI

  1. presenza di personale medico tenuto ad effettuare controlli idonei a contenere il rischio di diffusione del virus COVID-19 tra gli atleti, i tecnici, i dirigenti e tutti gli accompagnatori che vi partecipano;
  2. attività svolta in impianti utilizzati a porte chiuse ovvero all’aperto ma senza la presenza di pubblico, garantendo il rispetto della distanza minima fra le persone. Questo prevedendo, nel caso in cui non fossero rispettate tali condizioni e misure precauzionali, la sospensione delle attività di allenamento secondo un generale principio di prudenza e di salvaguardia della salute ed incolumità pubblica."

Marco Pezzoni