Budapest, 24 luglio 2016. Raikkonen parte 14° mentre Verstappen è 4° dietro al compagno di box Ricciardo. Non ci sarebbero i presupposti per vederli lottare, con il ferrarista impegnato in una difficile rimonta e l'olandese intento a dare la caccia alle Mercedes insieme a Ricciardo. In Ferrari però aiutano Raikkonen a risalire, grazie ad una scelta di gomme nella fase iniziale che più azzeccata non si può: le soft nuove.

Kimi sfrutta alla grande la prima tornata di pit stop, grazie al fatto di poter andare più lungo con le soft e riesce a rientrare davanti a Verstappen. Tra di loro già un primo accenno di bagarre, con il finlandese che riesce bene a chiudere la porta in faccia al giovane olandesino il quale, ricordiamo, ha la metà esatta degli anni di Raikkonen (36 per Kimi contro i 18 di Max). Oggi come 15 anni fa è ancora Raikkonen contro Verstappen: Kimi è la costante, mentre Max è il nuovo che avanza dopo aver raccolto il testimone da suo padre Jos.

Due giri di fuoco per il primo duello in pista tra i due piloti, con Raikkonen che ha poi continuato con la sua strategia per poter poi rientrare davanti ad Alonso. I due continuano comunque a battagliare a distanza, fino allo scontro decisivo dopo il secondo pit di entrambi. Raikkonen rientra alle spalle di Verstappen ma gli recupera in fretta il vantaggio, arrivando sotto all’olandese per il round 2 della loro personalissima sfida. Gli ultimi 13 giri di gara sono veramente di fuoco, con Raikkonen che non smette di attaccare Verstappen, il quale fa spalle larghe e si muove anche più del consentito per chiudere la porta in faccia a Kimi. I due finiscono anche per sfiorarsi, con il ferrarista che perde un pezzo dell’ala anteriore ma rimane a tiro di sorpasso su Verstappen. 

L’olandese è sempre più sotto pressione, anche perché Raikkonen prova in tutti i modi a passarlo, ma non ci riesce per l’ottima trazione Red Bull in uscita dalle curve lente. Alla bandiera a scacchi arrivano quasi al fotofinish, con Verstappen davanti a Raikkonen per pochissimi centesimi. Non mancano però le polemiche per quel contatto che di fatto ha “rovinato” la gara di Raikkonen, impossibilitato a sfruttare al massimo il carico aerodinamico sull’anteriore della sua SF16-H, ma comunque all’altezza della situazione nonostante il problema. Dall’altra parte c’è un Verstappen che si dimostra un vero e proprio combattente, difendendo con le unghie e con i denti un piazzamento importantissimo per la sua classifica. Ora Ricciardo, Raikkonen, Vettel e Verstappen sono racchiusi in 15 punti, con la Red Bull che è arrivata a -1 dalla Ferrari. Sarà scontro totale da qui a fine stagione.

Queste le dichiarazioni degli interessati al termine della gara ungherese:

Kimi Raikkonen: “Avevo una buona macchina oggi, eravamo veloci, ma ovviamente questo non è il posto più facile per fare dei sorpassi. Purtroppo dopo la qualifica prendevamo il via da una posizione che non ci ha permesso di ottenere il risultato che meritavamo e questa è la cosa che più mi dispiace. Riguardo alla lotta con Max Verstappen, penso che il suo comportamento sia stato discutibile. La prima volta si è spostato verso destra, io sono andato a sinistra e lui ha fatto lo stesso, così ho cercato di schivarlo per non sbattere contro di lui e nel contatto ho danneggiato l’ala anteriore, il che non ha facilitato i successivi tentativi di attacco. Ogni volta che battezzavo una traiettoria, lui dopo si muoveva nella stessa direzione e non sapevo più dove andare. Non sta a me decidere se il suo comportamento sia stato corretto o meno, ma ho visto gente penalizzata per molto meno. Oggi abbiamo dato il massimo, mi spiace solo non aver passato Verstappen perchè poi avrei raggiunto il gruppo di testa.”

Max Verstappen: C’era il passo per andare a podio. Ho fatto una bella partenza ed ero subito addosso a Lewis, ma poi sono andato fuori traiettoria e non ho potuto frenare tardi. Dopo il primo pit stop è stato veramente frustrante star dietro ad una Ferrari con gomme fresche. Mi dispiace perché all’inizio eravamo veloci ed ho cercato di creare il gap dalle Ferrari, ma ero troppo vicino alla macchina davanti. Questo significa che dopo il mio stop sono rientrato dietro le Ferrari e la mia gara è finita lì. Ho distrutto le gomme nel cercare il sorpasso, man mano che la gara andava avanti. Per quanto riguarda la mia battaglia con Kimi stavo semplicemente difendendo la mia posizione, ho guidato duro ed ero sicuro di non bloccare o fare errori

Marco Pezzoni

 

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