MotoGP | GP Malesia: le pagelle ai protagonisti di Sepang
Bagnaia e Martin regalano spettacolo e rimandano la sfida all'ultimo GP. Bastianini bene ma sottotono, Marquez a due velocità. Sorprende (in positivo) Yamaha
Un weekend all'insegna dello spettacolo quello del GP della Malesia, diciannovesimo appuntamento stagionale della MotoGP. Protagonisti - in tutti i sensi - i due contendenti al titolo, Francesco Bagnaia e Jorge Martin, con il primo capace di rialzarsi dopo un sabato da dimenticare. Alle loro spalle, Enea Bastianini, che prova a tenere il passo dei due di testa, ma senza grande successo; bene anche Marquez, ma questa volta parliamo di Alex, ai piedi del podio sia sabato che domenica. Grande sorpresa Yamaha, di cui si iniziano a vedere i progressi, con Fabio Quartararo sugli scudi (come sempre).
Dall'altra parte, il primo dei delusi è senza dubbio Marc Marquez, scivolato in gara mentre era virtualmente sul podio, seguito a ruota da Franco Morbidelli, ancora una volta peggiore delle Ducati (ad eccezione del sostituto Andrea Iannone). Weekend difficile anche per Aprilia e KTM, con quest'ultima sfortunata in gara (entrambi i piloti out al via).
I promossi | Show del duo Pecco-Jorge, Yamaha (finalmente) in ripresa?
JORGE MARTIN: 9.5. Vince la Sprint e in gara ci prova in ogni modo, regalando spettacolo, ma alla fine - lucidamente - sceglie di non prendersi rischi inutili, portando a casa un secondo posto che di fatto è un'ipoteca importante sul titolo. ‘Martinator’ a un passo dal sogno.
FRANCESCO BAGNAIA: 9. Si conferma ancora una volta il re della domenica, peccato non si possa dire lo stesso del sabato, dove cade e perde punti preziosissimi nei confronti di Martin. Resta l'amaro in bocca per la scivolata nella Sprint, ma che gara per ‘Pecco’.
ENEA BASTIANINI: 7. Due terzi posti non sono certo da buttare via, ma i 7" di distacco dal vincitore sì. Nel complesso un weekend abbastanza positivo per la ‘Bestia’ in termini di risultati, non altrettanto in termini di prestazione pura, soprattutto su un tracciato dove l'anno scorso vinse in scioltezza.
ALEX MARQUEZ: 7. Questa volta è Alex a prendersi gli applausi in casa Marquez. Dopo un periodo complicato, lo spagnolo conquista due ottimi quarti posti che fanno morale.
FABIO QUARTARARO: 7.5. Yamaha inizia lentamente a fare progressi e Fabio non perde l'occasione per ricordarci il suo talento. Quinto nella Sprint (dietro solo alle Ducati) e sesto in gara dopo un brutto incidente al primo start, ‘El Diablo’ è carico: come diciamo da inizio anno, date una moto a questo ragazzo.
ALEX RINS: 6.5. Vedi sopra, anche se meno in evidenza rispetto al compagno di squadra. Tuttavia anche il weekend di Alex può dirsi positivo, soprattutto in virtù dell'ottavo posto in gara.
PEDRO ACOSTA: 7-. Nono nella Sprint e quinto in gara: nel complesso il rookie maravilla può tornare a casa dalla Malesia soddisfatto, anche se quel sorpasso mancato su Jack Miller nella Sprint probabilmente ancora brucia...
MAVERICK VINALES: 6. Voto che è un po' la media dei risultati del suo weekend: arretratissimo nella Sprint, più brillante in gara, dove però è comunque alle spalle di una Yamaha.
I bocciati | Marquez in ghiaia, Morbidellli lo segue a ruota
MARC MARQUEZ: 4.5. Secondo weekend di fila concluso nelle retrovie dopo essere passato nella ghiaia. Un peccato, soprattutto dopo l'ottimo secondo posto nella Sprint. Tempo di schiarirsi le idee in vista del finale di stagione e - soprattutto - del 2025.
FRANCO MORBIDELLI: 4. Prima un anonimo sesto posto nella Sprint (alle spalle di una Yamaha), poi la caduta in gara. Rientra, ci prova, ma alla fine chiude quattordicesimo, addirittura alle spalle di Marquez (caduto dopo di lui). Lecito chiedersi se sia davvero meritevole di una Ducati anche l'anno prossimo…
ALEIX ESPARGARO: 4.5. Weekend complicato per il ‘Capitano’, fuori dalla top10 sia nella Sprint che in gara (oltre che dalla Q2 in qualifica) e mai realmente a suo agio sul tracciato malese. La speranza è quella di vederlo di nuovo in forma per l'ultima dell'anno (e della sua carriera), soprattutto se dovesse essere confermata nella “sua” Montmelò…
HONDA 4. Se Yamaha mostra pian piano dei costanti segni di miglioramento, lo stesso non si può dire di Honda, ancora troppo scostante (e lontana) dai primi. Zarco (e LCR) da solo non basta a metterci una pezza.
Giorgia Guarnieri
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