Credits: Scuderia Ferrari HP / X.com
Credits: Scuderia Ferrari HP / X.com

Nonostante ci sia stato solo un sorpasso tra i due in tutta la gara, il duello per la vittoria tra Oscar Piastri e Charles Leclerc ha tenuto banco praticamente per l'intera durata del GP Azerbaijan di Formula 1. Un confronto emozionante e tiratissimo, che lascia in eredità svariati spunti di riflessioni sulle prestazioni dei piloti di McLaren e Ferrari e delle loro rispettive vetture.

Il passaggio alle Hard e la prima mossa di Piastri

Il monegasco, partito dalla pole position, è apparso sin da subito più veloce e costante sulle gomme medie rispetto al rivale australiano, tanto da costruire un vantaggio di circa 6 secondi. Poi la gara ha cambiato volto la prima volta nella finestra del pit-stop, con il #81 che si è fermato al giro 15 per passare alla mescola Hard, mentre il #16 della Rossa è rientrato ai box due tornate più tardi. Al ritorno in pista del pilota Ferrari, il suo vantaggio sulla McLaren si è quindi ridotto a poco più di un secondo.

Fin dall'inizio del secondo stint con le gomme Hard, Piastri è stato leggermente più efficace di Leclerc soprattutto in trazione e nelle curve, punti di forza storici della monoposto di Woking. Al giro 20 è avvenuto il sorpasso di Oscar che, sfruttando tutta la scia e il DRS, è andato a scavalcare Charles in curva 1 con una staccata partita da 20 metri indietro. Una mossa spettacolare che non ha lasciato scampo al vincitore del GP Italia 2024.

Da lì in poi è iniziata un'altra gara, con Piastri che si è messo nei panni del difensore e Leclerc in quelli del cacciatore. Il monegasco poteva contare sulla velocità di punta della PU Ferrari nei lunghi rettilinei di Baku, mentre l'australiano sull'efficacia migliore della McLaren in trazione dall'uscita delle curve. Sulla carta, Leclerc sembrava potesse essere il favorito per riprendersi il comando, ma Piastri ha fatto un capolavoro lungo quasi 30 giri.

Oscar “annulla” Leclerc con la sua difesa

La Ferrari #16 ha attaccato il rivale a più riprese costantemente in curva 2. L'australiano ha respinto il rivale al meglio delle proprie possibilità, perfetto nell'uscire dall'ultimo segmento di pista ed allontanarsi il più possibile dalla Rossa prima del punto di attivazione del DRS.

Giro 33: l'occasione migliore della gara per Leclerc. Il monegasco, a 6 decimi di secondo da Piastri, si è avvicinato col DRS ed è andato all'esterno di curva 1 per preparare l'incrocio di traiettoria per curva 2. Questo è stato l'ultimo assalto dell'ex campione di FIA F2, crollato nel finale con delle gomme letteralmente finite.

Nel post-gara azero, Charles ha ammesso ai microfoni di Sky Sport F1 Italia che probabilmente ha perso la gara nel sorpasso subito da Piastri dopo la sosta:

È stata una scelta sbagliata, un errore di giudizio. Ho visto che si spostava, non sapevo che andasse o no, io pensavo a mettere le gomme in temperatura e ho scelto di stare sulla linea pensando che col DRS sarebbe stato facile riprenderlo. Una volta dietro, però, anche col DRS andava come un fulmine nei rettilinei. Gara molto difficile, dovevo spingere tanto nelle curve, anche quando stavo vicino non ero abbastanza per stare affiancato a fine rettilineo.

E sulla domanda se poteva fare qualcosa di diverso o se c'erano altri fattori sui risultati della gara, Leclerc ha risposto:

Non so cosa potevo fare, c'era qualcosa che non mi tornava nel gap che avevamo prima e dopo il pit-stop. Ci aspettavamo tanto riscaldamento delle gomme, questo dobbiamo guardarlo perché è li che abbiamo fatto un errore. Quando c'è stata la degradazione con le Hard non ho avuto il sostegno che avevamo con le Medium, lì abbiamo pagato l'incidente nelle FP1.

 

Oscar Piastri oggi ha fatto tutto alla perfezione per conquistare una vittoria che era considerata anche non pronosticata vista la grande competitività della Ferrari in qualifica. McLaren sorride dopo un nuovo week-end da incorniciare, i britannici festeggiano la conquista del primato provvisorio nel Mondiale costruttori.

Andrea Mattavelli