Dopo un venerdì (per la verità limitato alla prima ora e mezza di prove, vista la successiva pioggia) che aveva lasciato ben sperare per Red Bull e soprattutto Ferrari, nelle FP3 la Mercedes è tornata a volare. Valtteri Bottas ha portato il limite della pista a 1:29.055, precedendo di soli 14 millesimi il compagno Lewis Hamilton, che nel pomeriggio giapponese si torverà da solo a dover fronteggiare gli attacchi della concorrenza, visto che nella migliore delle ipotesi il finlandese potrà scattare dalla terza fila. Ma la sessione non è andata esattamente come pianificato per quest'ultimo, autore di un botto contro le barriere all'uscita della curva Spoon che ha disseminato la pista di detriti e costretto la Direzione Gara ad esporre la bandiera rossa per alcuni minuti. Stessa sorte anche per il connazionale Kimi Raikkonen, anch'egli finito contro le barriere per un suo errore ma alla curva Degner: un imprevisto che ha causato danni sulla parte destra della SF70H e l'interruzione anticipata delle prove per Iceman, il quale ha chiuso ultimo. Sebastian Vettel dovrà certamente rimboccarsi le maniche per impedire la pole numero 71 per Hamilton, puntando quantomeno ad affiancare il rivale in prima fila e marcarlo stretto in vista di una gara in cui non sarà concesso perdere altri punti.

Le Red Bull sono apparse invece sottotono, lontane dalla vetta e soprattutto dai livelli messi in mostra nelle ultime gare, anche se non si escludono possibili sorprese per il resto del weekend. Bene le Force India e le Renault (entrambe in top ten) così come Fernando Alonso, il quale però scatterà dal fondo della griglia dovendo scontare una penalità di 35 posizioni a causa della sostituzione della Power Unit Honda. Di certo, un biglietto da vista di cui la casa giapponese avrebbe fatto volentieri a meno nella propria gara di casa. Sempre per quanto riguarda il capitolo penalità, da segnalare anche le 20 posizioni inflitte a Jolyon Palmer per la sostituzione di alcune componenti della PU, così come quelle già note di Bottas (-5 posti) e Sainz (-20).

Il tutto in attesa della sfida con il cronometro, su una pista dove le nuove Formula 1 sembrano viaggiare come dei missili sui binari.

Marco Privitera

 

fp3 suzuka