Credits: Bonora Agency | Ph. Andrea Bonora
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La Sprint del Gran Premio d'Italia ha sicuramente deluso le aspettative di alcuni piloti MotoGP. Il contatto tra Jorge Martín e Enea Bastianini ha lasciato degli strascichi nel post-gara, così come quello tra Fabio Quartararo e Miguel Oliveira. Ancora una volta, la Direzione Gara si conferma non all'altezza del proprio ruolo.

I contatti di inizio gara

Come già accennato, sono due i contatti che hanno caratterizzato la Sprint MotoGP sulle colline del Mugello. Il primo, accaduto al 2° giro della corsa, ha riguardato due piloti delle retrovie: Fabio Quartararo e Miguel Oliveira. Il pilota Trackhouse Racing ha cercato uno spazio che, sostanzialmente, non c'era all'interno della traiettoria del francese di Yamaha. L'attacco alla “Scarperia” si è concluso con una perdita dell'anteriore da parte del pilota Aprilia, il quale ha portato con sé nel ghiaione anche l'iridato 2021. 

Ben più importante per il risvolto della Sprint è stato il secondo contatto, in ordine cronologico. I due protagonisti sono Jorge Martín e Enea Bastianini che, all'inizio della terza tornata, erano in lotta per la 2ª posizione dietro a Francesco Bagnaia. Bastianini ha tentato l'attacco alla “San Donato”, finendo leggermente lungo e permettendo così l'incrocio da parte dell'attuale leader del campionato. I due si sono inevitabilmente toccati, con il pilota ufficiale ad avere la peggio, salvo la caduta nello stesso punto di Martín qualche giro più tardi.

Direzione Gara nella bufera, Quartararo: “Sembra di parlare con un muro”

Sembra paradossale, ma i quattro piloti coinvolti nelle cadute non hanno polemizzato molto sulle colpe di uno piuttosto che dell'altro. L'unica cosa sulla quale fanno fronte comune è l'inadeguatezza della Direzione Gara. Da anni, così confermato negli ultimi appuntamenti del Motomondiale, lo Steward Panel non svolge un lavoro all'altezza della situazione. A confermarlo è Fabio Quartararo stesso, piuttosto polemico nel post-gara. “Quando vado in Direzione Gara, mi sembra di parlare con un muro”. Questa è la frase più importante che si può estrapolare dall'intervento del francese, particolarmente stizzito dall'atteggiamento dei commissari.

Miguel [Oliveira] ha commesso un errore, il che è perfettamente normale e può capitare a chiunque: infatti, non voglio che venga penalizzato. Gli stewards hanno detto che è stato un contatto di gara: non stanno svolgendo un lavoro all'altezza. Quello di penalizzare non è il mio lavoro, ma se posso cerco di dare la mia opinione. Purtroppo, quando esco dagli stewards sono più confuso che prima di entrare. Sembra di parlare con qualcuno che non ha mai corso nella sua vita: dobbiamo trovare delle persone più indicate.

Credits: Bonora Agency | Ph. Andrea Bonora

Molto più diplomatico nelle dichiarazioni è Enea Bastianini. Nonostante il contatto con Jorge Martín, “Bestia” rimane concentrato su di sé, senza cercare altre distrazioni inutili, visto il potenziale mostrato nei due giri di Sprint odierni. "La caduta l'ho solo sentita, non vista: peccato perché ero veloce. Jorge Martín è entrato come non ci fossi. Se l'incidente non è da penalità, era molto al limite. Voglio rimanere concentrato su quello che devo fare domani, senza trovare distrazioni. Sono caduto, quindi il mio risultato non cambia”.

Il più polemico è sempre Aleix Espargaró

L'annuncio del ritiro non ha affatto addolcito Aleix Espargaró, 9° nella Sprint odierna a poco più di 1" dal compagno di box Maverick Viñales (5°). Anche quando i risultati in pista non sono eclatanti, “el capitán” fa parlare di sé tramite le sue dichiarazioni sempre dirette ed attuali, come già successo nel Gran Premio di Spagna a Jerez. Non è di certo la prima volta che il catalano di Aprilia condanna il lavoro fatto in Direzione Gara, ma l'esempio che fa è autoesplicativo: “Se portassi a termine ogni gara in 22ª posizione correrei un anno, forse due: non rimarrei così tanto in MotoGP”. Il succo del discorso è piuttosto semplice: se uno non è in grado di fare il proprio lavoro, è giusto che venga cambiato, specie se la mansione svolta riguarda la sicurezza dei piloti nello sport pericoloso per antonomasia.

Sono sicuro che Dorna e la Direzione Gara svolgano il loro lavoro al 100%, ma non sono abbastanza competenti: non c'è dubbio a riguardo. Ci sono molti casi che sono discordi nell'esito, questo è ormai diventato una consuetudine. Perché ieri non hanno penalizzato Miguel Oliveira quando Francesco Bagnaia è stato sanzionato? Noi piloti diventiamo pazzi perché azioni uguali hanno esiti completamente diversi.

Espargaró ha un'idea piuttosto chiara su cosa servirebbe alla Direzione Gara: “Serve una persona che abbia corso recentemente: non per forza uno o due anni fa, ma nemmeno 25. Qualcuno che conosca bene lo stile di guida, le gomme, tutte le dinamiche che hanno un impatto sulla MotoGP nel 2024: non per forza un campione, ma qualcuno che sappia come si faccia il pilota”. 

Valentino Aggio

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